Porto Cervo, furto nella villa di un banchiere inglese. La polizia gli dice: "E' normale" Porto Cervo, furto nella villa di un banchiere inglese. La polizia gli dice: "E' normale"

Porto Cervo, furto nella villa di un banchiere inglese. La polizia gli dice: “E’ normale”

Porto Cervo, furto nella villa di un banchiere inglese. La polizia gli dice: "E' normale"
Porto Cervo, furto nella villa di un banchiere inglese. La polizia gli dice: “E’ normale”

PORTO CERVO – “E’ normale, sono cose che succedono”. Così si è sentito rispondere un banchiere inglese a Porto Cervo, quando si è presentato in commissariato per denunciare il furto subito nella sua casa di villeggiatura. Per i poliziotti sardi una villa svaligiata in Costa Smeralda è la normalità e “tempo per fare indagini non ce n’è“, gli hanno risposto. Ma il banchiere inviperito non ha certo lasciato correre e ha quindi presentato prima un esposto alla magistratura, denunciando sia il furto che il trattamento ricevuto in commissariato. Poi ha scritto pure al ministro dell’Interno, Marco Minniti, palesando tutta la sua indignazione.

Il furto è avvenuto la notte di Ferragosto, nella villa al mare affittata dal banchiere. Tutta la famiglia, forse narcotizzata, non si accorge di nulla. L’indomani mattina l’amara sorpresa: i ladri quatti quatti avevano portato via Rolex, borse di Gucci, Hermes e Luis Vuitton e pure i 15 mila euro in contanti gelosamente custoditi nella cassaforte. Oltre ai soldi hanno rubato anche i generatori di password dei suoi conti correnti a Ginevra e a Singapore.

A quel punto l’uomo si rivolge al commissariato di Arzachena dove, dopo un’ora di attesa, resta allibito dinanzi al comportamento dei poliziotti. Nell’atto che il suo avvocato Piero Biancolella, ha depositato in Procura si legge che il banchiere è rimasto

“stupito dall’atteggiamento distaccato e di superficialità con il quale è stata trattata la sua denuncia, nonostante la gravità dei fatti esposti (…) gli agenti hanno trattato il sottoscritto con sufficienza minimizzando l’episodio e limitandosi ad affermare che si trattava di un evento che accadeva quotidianamente a Porto Cervo nel periodo estivo”.

Non solo, la mattina seguente al furto l’uomo ha ritrovato in giardino una valigetta. Chiede che venga esaminata e siano estrapolate possibili impronte dei ladri.

“Gli agenti – si legge ancora nell’atto – rispondevano che non avevano tempo per occuparsi di questa attività”.

E ancora, nella lettera al ministro Minniti, l’inglese racconta:

“Nessuna indagine è stata iniziata dal commissariato presso cui è stata depositata la denuncia” e che “nessuna immagine delle telecamere è stata acquisita”. E chiede che “il comportamento posto in essere dagli agenti sia l’operato di coloro che hanno il compito di presidiare il territorio per accertare se abbiano posto in essere tutte le misure di prevenzione idonee a fronteggiare un fenomeno endemico come quello dei gravi e ripetuti furti nelle ville a Porto Cervo che si verificano in estate ormai da diversi anni”.

 

 

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