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Porto Empedocle, migrante si butta in mare dalla nave quarantena “Moby Zazà” e muore

PORTO EMPEDOCLE – E’ stato ritrovato morto il tunisino che, alle 4,25 circa di oggi, mercoledì 20 maggio, si è gettato in acqua dalla nave quarantena “Moby Zazà” che è in rada a Porto Empedocle in provincia di Agrigento.

Il corpo privo di vita è stato ritrovato a pochi metri dalla battigia di San Leone ad Agrigento.

A lanciare l’allarme “uomo in mare” sono stati i connazionali della vittima.

La Guardia di Finanza e la Capitaneria di porto hanno avviato le ricerche con le motovedette.

Si sono anche alzati in volo un elicottero e un aereo della Guardia costiera.

La Procura di Agrigento ha incaricato la Gdf di occuparsi delle indagini per scoprire cosa effettivamente sia accaduto, e le ragioni per cui il migrante abbia deciso di gettarsi in acqua.

Difficile pensare, affermano gli investigatori, che il giovane tunisino abbia voluto raggiungere a nuoto la costa agrigentina anche perché le condizioni del mare sono proibitive: forza 5.

La “Moby Zazà”è una nave per la quarantena predisposta dal Governo per fare fronte alla doppia emergenza: immigrazione e Covid-19. La scorsa notte, da Lampedusa e tornata a Porto Empedocledopo il via libera da parte del Ministero dell’Interno.

A bordo ha 121 immigrati, 68 dei quali fra cui 26 donne e 2 bambini, sbarcati nel primo pomeriggio di sabato a Cala Madonna e. La nave ha raccolto un altro gruppo di 53 persone fatte salire dalla banchina di Porto Empedocle nella tarda serata di venerdì (fonte: Ansa, Agrigento Notizie).

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