X

Contagio in discoteca a Porto Rotondo, 5 ragazzi positivi tornano a Roma

di Redazione Blitz |17 Agosto 2020 13:05

Contagio in discoteca a Porto Rotondo, 5 ragazzi positivi tornano a Roma (Foto Ansa)

Contagio in una discoteca di Porto Rotondo, in Costa Smeralda. Cinque ragazzi positivi tornano a Roma: “Eppure ballavano tutti con la mascherina…”.

Contagio in discoteca. In cinque sono tornati a Roma e sono positivi. Altri quattro sono ancora in Sardegna, ma anche loro sono stati contagiati e dovranno restare nell’isola fino a quando non risulteranno negativi. Una festa d’agosto in un noto locale della Costa Smeralda che si trasforma in un potenziale incubo per decine di ragazzi romani.

Due ragazze, giorni dopo, sono risultate positive al test del Covid, e il tam tam ha messo sull’avviso un largo giro di giovani della Capitale che in quei giorni erano in trasferta in Sardegna. E tra loro c’è chi, in attesa dell’esito del tampone, si è già autoisolato in casa.

Il possibile cluster, che ha fatto scattare il contact tracing, avrebbe come epicentro Porto Rotondo, una delle località più rinomate del turismo internazionale. E’ qui che decine di ragazzi in particolare di Roma Nord, considerata l’area abitata dalle famiglie più facoltose della città, si erano dati appuntamento per partecipare alla serata di un dj romano, prevista per la sera del 9 agosto.

Alcuni dei partecipanti però si sono sentiti male e sono ricorsi ai test. Alle due ragazze si sono poi aggiunti altri giovani, anch’essi positivi ai tamponi eseguiti in alcuni ospedali della Asl Roma 1.

Tamponi a tappeto per tutti i giovani nel locale.

Il Dipartimento di prevenzione del Ministero della Salute ha dunque informato la Regione Sardegna, che ha avviato tamponi a tappeto. Ma intanto sui cellulari dei ragazzi era iniziato a diffondersi un altro contagio, quello della paura. Paolo (nome di fantasia) ha 22 anni, e a quella festa del 9 agosto c’era.

“Ero partito per la Sardegna con 6 amici per passare lì una settimana, dal 7 al 14 di agosto – racconta oggi all’ANSA – quella sera ho partecipato alla festa nel locale. La discoteca era all’aperto: al chiuso non possono proprio aprire. All’ingresso ci hanno misurato la temperatura, e c’era l’obbligo della mascherina. La gente ballava con la mascherina addosso. Tutto legale, insomma”.

In pista tanti ragazzi di Roma, oltre ai suoi cinque amici. “Un giro allargato”, lo definisce Paolo, in cui però naturalmente non tutti conoscono personalmente tutti.

Sta di fatto che qualche giorno dopo lo chiama un amico e gli dice che due ragazze di Roma che erano a Porto Rotondo sono positive al Coronavirus. Non sono della sua comitiva ristretta e lui, infatti, non le conosce. “Neanche ricordo i nomi – spiega – né potrei essere davvero sicuro che quella sera fossero alla festa”.

In ogni caso lui e i suoi amici decidono di farsi tutti il tampone. Paolo, in particolare, lo esegue al San Filippo Neri, un ospedale di Roma Nord: “Volevo essere sicuro”. Ha fatto in fretta nonostante il Ferragosto, racconta, “perché il mio medico di base è stato molto efficiente e mi ha inviato subito la ricetta elettronica”.

Nell’attesa, insieme a due dei sei del suo gruppetto, si è auto-quarantenato per ridurre i potenziali contagi: “Un nostro amico aveva una casa libera – racconta al telefono – e ci siamo chiusi in tre qua dentro. Non volevo far rischiare la mia famiglia”. Altri sono a casa loro, isolati

Coronavirus Lazio, primo caso positivo al test in aeroporto Fiumicino

“Individuato ai test che si stanno svolgendo all’Aeroporto di Fiumicino il primo caso positivo. Si tratta di un giovane di Pescara di ritorno da Malta con un volo Ryanair. Avviato il contact tracing. In corso la notifica alla Asl abruzzese. Il giovane è già stato avvisato telefonicamente e posto in isolamento”. Lo comunica l’Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio. (Fonti Ansa e Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev).

Scelti per te