Portovesme, operaio Alcoa minaccia di darsi fuoco

IGLESIAS – Nuova drammatica protesta poco dopo la mezzanotte a Portovesme (Carbonia Iglesias), a pochi passi dallo stabilimento Alcoa. Un operaio – che rischia il licenziamento dopo l'annunciata chiusura della fabbrica – si e' prima incatenato davanti ai cancelli dell'Enel poi ha minacciato di darsi fuoco. Per bloccarlo sono intervenuti i colleghi e alcuni rappresentanti sindacali che sono riusciti ad evitare il peggio.

''E' successo tutto in un attimo – racconta Bruno Usai, della Rsu Cgil presente al momento della vicenda – eravamo al presidio davanti alla tenda dove va avanti lo sciopero della fame di un lavoratore, quando ci hanno detto che c'era un collega incatenato davanti ai cancelli dell'Enel (situati dall'altra parte della strada) con una bottiglia d'alcol in mano''.

Immediata la reazione per scongiurare gesti estremi. ''Con gli altri ci siamo precipitati e dopo una lunga mediazione – prosegue Usai – siamo riusciti a dissuaderlo''.

La protesta autolesionistica avvenuta questa notte segue tutte le altre proteste che si registrano davanti alla fabbrica. La notte prima un operaio con il volto travisato si era arrampicato su un traliccio dell'alta tensione. La protesta e' terminata dopo due ore tra la preoccupazione dei colleghi. Continua invece la protesta di un operaio giunto al quarto giorno dello sciopero della fame nella tenda sistemata davanti all'ingresso dello stabilimento.

''Come rappresentanti lavoratori per la sicurezza – spiega Massimo Cara della Rsu Cisl – abbiamo chiesto all'azienda che venga messo a disposizione un medico che ogni tre ore controlli e verifichi lo stato di salute del nostro collega che continua ad essere determinato nell'andare avanti con la protesta''.

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