Il positivo al Covid che va in giro non rischia nulla: serve l'ordinanza del sindaco, che non c'è Il positivo al Covid che va in giro non rischia nulla: serve l'ordinanza del sindaco, che non c'è

Positivo Covid che va in giro non rischia nulla: serve l’ordinanza del sindaco, che non c’è

Positivo Covid che se ne va tranquillamente in giro, violando la quarantena, in realtà non rischia nulla. Questo perché tutte le sanzioni a suo riguardo sono legate al fatto che il sindaco abbia emesso nei suoi confronti
una ordinanza. Ordinanza che però non viene emessa e quindi di fatto il positivo in giro non rischia multe e sanzioni di alcun tipo.

In teoria le persone consapevoli di essere risultate positive al tampone che vanno in giro rischiano l’arresto da 3 mesi a 18 mesi e l’ammenda da 500 a 5.000 euro. Im pratica però non rischiano nulla se violano il divieto assoluto di allontanarsi da casa.

Perché il positivo Covid che va in giro non rischia nulla

Come spiega Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera, ciò accade perché in Parlamento, il 22 maggio 2020 alla legge per punire i positivi in giro venne aggiunta una condizione. Non solo essere positivi, ma anche ricevere una ordinanza del sindaco. Ma nessun sindaco di alcun Comune finora ha mai consegnato questa ordinanza al cittadino positivo per intimargli di stare a casa. E allora niente sanzioni.

Il paradosso del positivo Covid in giro

Un vero paradosso che al momento non ha soluzione. È un effetto destinato a protrarsi se non cambierà la norma o non cambierà l’operato dei sindaci, i quali lamentano di non disporre di informazioni dalle Asl. Quindi una persona non potrà mai essere perseguita per il reato di epidemia colposa. Per l’impossibilità di provare un nesso di causa tra la circolazione della persona positiva e il momento del contagio di altre specifiche persone. Per il positivo in giro finirà sempre e comunque non con una archiviazione, ma proprio con l’impossibilità di essere perseguito.

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