Totocalcio. Vinse nel 1981, ma non incassò mai un soldo: aperta indagine sui magistrati

Pubblicato il 20 Luglio 2010 - 14:38 OLTRE 6 MESI FA

La procura di Potenza ha aperto un fascicolo di indagine sui magistrati di Taranto che nell’arco di oltre vent’anni si sono occupati della vicenda di Martino Scialpi, un commerciante ambulante di 59 anni di Martina Franca (Taranto) che nel 1981 realizzò un 13 al Totocalcio da oltre un miliardo di lire, ma non ha mai incassato la vincita perché la titolare della ricevitoria perse la matrice della schedina.

L’apertura dell’inchiesta a carico dei magistrati tarantini risulta dal provvedimento con cui la stessa procura di Potenza (il pm Anna Piccininni), ha trasmesso alla procura di Roma per competenza territoriale, gli atti relativi alla denuncia presentata dallo scommettitore nei confronti della titolare ricevitoria, Maria Luisa Taiana, degli ex funzionari del Totocalcio di Bari Mario Bernacchia e Rocco De Vivo, degli ex segretari generali del Coni Mario Pescante e Raffaele Pagnozzi e del coordinatore degli affari giuridici del Coni Leonardo Zauli, per associazione per delinquere e altri reati.

La denuncia di Scialpi si riferisce a comportamenti e dichiarazioni rese dai protagonisti della vicenda fino al 2005 e sostiene che i rappresentanti del Totocalcio hanno esibito un documento, inerente la cessione dell’attività di ricevitore da un proprietario all’altro e quindi del rilascio della concessione, risultato manipolato. A supporto di questa tesi Scialpi dispone di una doppia perizia grafica e merceologica. Tale circostanza, secondo Scialpi, farebbe scattare la responsabilità extracontrattuale del Coni.