PRATO – Un uomo di 44 anni, agente di polizia penitenziaria, si è tolto la vita sparandosi di fronte al comando provinciale della Guardia di finanza di Prato. L’episodio è avvenuto attorno alle 14:30 di venerdì 15 settembre in via Ferrucci, sede fiamme gialle.
L’agente di polizia penitenziaria prima di uccidersi con un colpo di pistola di fronte alla caserma provinciale della Guardia di Finanza ha lasciato un biglietto nella propria abitazione, nel quale chiede “scusa” a tutti i familiari per “non avercela fatta”.
Secondo quanto scrive il Tirreno, alla base del gesto ci sarebbero
motivi passionali, in particolare una donna contesa. La donna ha convissuto con l’agente di polizia penitenziaria, che ha due figli da un precedente matrimonio, ma negli ultimi giorni avrebbe allacciato una relazione con un finanziere in servizio al Comando provinciale. L’agente di polizia penitenziaria sarebbe venuto a saperlo e oggi pomeriggio ha atteso il “rivale” davanti al comando di via Ferrucci. Non si sa se il finanziere lo abbia visto, ma è verosimile che l’agente di polizia penitenziaria abbia visto lui, e proprio in quel momento ha deciso di spararsi alla testa con la Beretta calibro 9 di ordinanza. Aveva l’arma con sé, è stato spiegato, perché in questi giorni era in licenza.