Precari occupano Istituto Superiore Sanità: “Stabilizzateci, mantenete le promesse”

Precari occupano Istituto Superiore Sanità: "Stabilizzateci, mantenete le promesse"
Precari occupano Istituto Superiore Sanità: “Stabilizzateci, mantenete le promesse”

ROMA –  Va in scena a Roma la protesta dei precari dell’Istituto superiore di Sanità. I lavoratori hanno occupato i locali dell’istituto e protestano contro l’ennesimo rinvio della norma che dovrebbe prevedere la loro stabilizzazione.  L’occupazione, votata all’unanimità da un’assemblea con oltre 200 lavoratori, è stata decisa per chiedere al Ministro Lorenzin “il rispetto degli impegni assunti per la stabilizzazione dei precari”.

“Il Ministro si è impegnato a stanziare in sede di legge di bilancio le risorse necessarie alla stabilizzazione dei precari dell’ISS” dichiara Cristiano Fiorentini dell’Esecutivo Nazionale di USB Pubblico Impiego “Ad oggi ci arrivano notizie di un pesante ridimensionamento della portata dell’emendamento che renderebbe estremamente limitata la ricaduta sugli oltre 500 precari”.

“Il Governo Renzi che ha regalato in questa legge centinaia di milioni al tecnopolo,” continua Fiorentini “evidentemente non considera l’ISS, il più grande ente italiano in ricerca sanitaria, degno di qualche decina di milioni”. “La mobilitazione continuera’ fino a quando non avremo certezza di un piano di stabilizzazione per tutti i precari dell’Istituto Superiore di Sanità”, spiega ancora il sindacalista.

“Siamo ormai a tre giorni e due notti di occupazione dell’istituto – continua il dirigente USB – e tra i lavoratori aumenta la determinazione nella lotta e la consapevolezza di combattere una battaglia giusta, non solo per sé stessi, ma anche per il Paese, al quale danno un contributo importante con il proprio lavoro nel principale ente di ricerca sanitaria italiano”.

“Ribadiamo che sarebbe gravissimo porre un sostanziale ricatto nei confronti dei lavoratori precari, posticipando a dopo il referendum il provvedimento di stabilizzazione. I lavoratori in lotta non solo non accettano nessun ricatto, ma rilanciano confermando l’occupazione e chiedono al Ministro Lorenzin di mantenere l’impegno assunto nei loro confronti”, conclude Fiorentini.

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