Precari, supplenti e docenti di ruolo: bocciata la Gelmini, Consiglio di Stato dichiara illeggittimo il provvedimento del ministro

Il Consiglio di Stato, dando ragione a migliaia di supplenti che si sono rivolti alla giustizia amministrativa, ha dichiarato illegittimo il provvedimento che ha creato le cosiddette “code” nelle graduatorie ad esaurimento. L’inserimento in graduatoria, quindi, deve avvenire “a pettine”, cioè secondo il punteggio. Il che significherà rifare tutte le graduatorie in tempi brevissimi.

“Riteniamo – dichiara Marcello Pacifico, presidente dell’Anief (l’Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione) che il ministro Gelmini debba annunciare l’emanazione di una nota correttiva che ordini all’amministrazione periferica di adeguarsi alle pronunce della magistratura. In caso contrario ci penserà il Tar Lazio che il 9 ottobre si dovrà pronunciare su un ricorso ad hoc promosso dall’Anief per l’ottemperanza delle ordinanze e la nomina di un commissario ad acta”.

Lo scorso mese di aprile, il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha firmato un decreto per l’aggiornamento delle graduatorie dei precari che conteneva una sostanziale novità rispetto al passato: graduatorie bloccate per due anni e possibilità di inserimento soltanto in coda su tre province oltre quella di appartenenza.

Il provvedimento tendeva a tutelare i precari delle regioni settentrionali spesso scalzati nelle immissioni in ruolo e nell’attribuzione delle supplenze più lunghe dai colleghi meridionali, con più anni di precariato e con più punti. Infatti, non potendosi spostare in un’altra provincia i precari meridionali, collocati in coda anche se con un punteggio superiore, possono esser nominati soltanto dopo i colleghi autoctoni.

Se la sentenza del Consiglio di stato verrà applicata, gli 8 mila insegnanti immessi in ruolo ad agosto ora potrebbero vedersi revocata la nomina. Stesso discorso per i supplenti nominati prima dell’avvio dell’anno scolastico, gettando nel caos l’intera scuola italiana, il tutto con l’anno scolastico già cominciato.

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