Preme pulsante ascensore dell’ospedale: viene folgorata da scarica elettrica

Preme pulsante ascensore dell'ospedale: viene folgorata da una scarica elettrica
Preme pulsante ascensore dell’ospedale: viene folgorata da una scarica elettrica

CASTELFRANCO – Preme il pulsante di uno degli ascensori dell’ospedale San Giacomo di Castelfranco Veneto (Treviso) e viene travolta da una scossa che la fa finire a terra. Se non fosse che si trovava in un ospedale, per una donna che era andata a trovare l’anziana madre ricoverata per un’operazione agli occhi sarebbe finita molto male. La donna è rimasta infatti folgorata a seguito del contatto con una dispersione elettrica ed è finita al Pronto Soccorso della struttura.

Il fatto è accaduto nell’ascensore che dal piano interrato del blocco piastra conduce al piano terra nella zona della Radiologia. Dopo aver visitato la madre, la donna era passata dalla sorella che lavora in uno dei reparti come infermiera. Terminati i saluti era andata a prendere l’ascensore per andare via. Non appena ha premuto il pulsante è stata investita da una violenta scossa. “L’ha fatta tremare fino ai piedi e l’ho vista sbiancare” racconta la sorella al Mattino. “L’abbiamo trasferita di corsa in Pronto soccorso: per fortuna non ha mai perso conoscenza, ma sembrava completamente senza forze e non sentiva più il braccio”.

I medici l’hanno sottoposta agli accertamenti fino a tarda sera. La donna è stata poi dimessa con la raccomandazione di monitorarne il decorso. Dovrà tornare in ospedale per effettuare ulteriori visite che scongiurino complicazioni. Resta da capire come sia possibile che un’utente possa restare folgorata schiacciando il pulsante dell’ascensore di un luogo frequentatissimo come un ospedale.

“Ci hanno riferito che in questi giorni alcuni operai stanno facendo manutenzione agli impianti – spiega l’infermiera sorella della donna rimasta folgorata – al momento non sappiamo se stessero lavorando su quello in questione, ma resta il dato di fatto che è successo quel che è successo, ed è grave. Di sicuro non c’erano cartelli che ne vietassero l’uso né che avvisassero di eventuali interventi in corso. Chiederemo tutte le verifiche del caso”.  La donna per ora non si è espressa. Probabilmente deciderà se sporgere o meno denuncia una volta guarita.

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