Prete non benedice salma musulmana. Vescovo: “No pregiudizi”

Prete non benedice salma musulmana. Vescovo: "No pregiudizi"
Prete non benedice salma musulmana. Vescovo: “No pregiudizi” (Foto Ansa)

SAVONA – Un prete non ha benedetto la salma di Aicha Bellamoudden, la marocchina musulmana morta nel crollo della palazzina di Bezzo di Arnasco, in provincia di Savona. Il vescovo di Albenga, Guglielmo Borghetti, ha dichiarato di essere rimasto ferito da quanto accaduto: “Spero che il suo comportamento non sia stato segnato da pregiudizi“.

La storia arriva da Arnasco, dove la donna di 56 anni è una delle 5 vittime della palazzina crollata una settimana fa per una fuga di gas. Don Angelo Chizzolini, parroco della città, non ha benedetto la salma della donna, una marocchina musulmana sposata con Dino Andrei, cattolico e anche lui vittima del crollo. La donna si stava convertendo al cattolicesimo, ma il prete ha deciso di non benedirne la salma.

Il vescovo Borghetti, appresa la notizia, ha commentato:

“Sono rimasto ferito per quanto si dice sia accaduto. Parlerò con don Angelo, lui mi spiegherà. Spero che il suo comportamento non sia stato segnato da pregiudizi. Ma se è vero quanto accaduto vuol dire che bisogna andare a scuola di buon senso. Ma non vi saranno provvedimenti nei suoi confronti”.

Il vescovo ha parlato con i familiari della donna e ha detto:

“Ho rinnovato loro la mia vicinanza, anche in segno di solidarietà per quanto accaduto. Don Angelo non ha commesso un delitto, ma devo capire il motivo del suo comportamento dopo che io stesso il giorno prima avevo benedetto le salme all’obitorio dell’ospedale come atto di vicinanza alle vittime della tragedia. Dopo il mio gesto pensavo che fosse tutto chiaro. La nostra deve essere sempre una chiesa accogliente e invece questo gesto ha sciupato una occasione importante.

Parlo della Chiesa: se qualcuno fa fatica a stare al passo bisogna intervenire e cercare di far capire che il mondo è cambiato. Ci sono formule del passato che sono scadute. Forse c’è ancora qualcuno che pensa che quelle forme di tradizionalismo possano essere ancora attuali, ma non è così. Non ho costretto il parroco a celebrare le esequie. Eravamo d’accordo”.

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