Prete Soncino attacca carabinieri: lo avevano multato perché diceva messa Prete Soncino attacca carabinieri: lo avevano multato perché diceva messa

Coronavirus Soncino, prete multato per messa vietata: ora attacca i carabinieri

CREMONA – Il prete di Soncino multato per aver violato le misure restrittive anti-coronavirus ora punta il dito contro i carabinieri.

La mattina del 19 aprile don Lino Viola aveva celebrato messa facendo entrare i fedeli in chiesa, senza rispettare le norme per evitare la diffusione del covid-19.

Le segnalazioni di quanto stava accadendo sono arrivate ai carabinieri, che sono intervenuti.

Arrivati sul posto e verificato la situazione, i militari hanno chiesto al prete di fermarsi nella celebrazione per non esporre i fedeli a rischi.

Don Lino però non si è fermato, anzi ha continuato a dire messa.

Il prete  di Soncino ha rivendicato la celebrazione, dicendosi pronto a pagare la multa e accusando i carabinieri di aver sbagliato.

Dopo una settimana, don Lino si è ritrovato nella sua chiesa di Gallignano di Soncino e ha detto nuovamente messa davanti ai fedeli.

Durante le celebrazioni, il prete ha attaccato le forze dell’ordine, che stavano solo svolgendo il proprio lavoro.

Il parroco ha annunciato per giovedì 30 aprile una giornata di digiuno.

“A nome dell’intera comunità presente e di quella che vive nelle nostre case, riparare all’irruzione immotivata e sacrilega in chiesa delle forze dell’ordine”, ha detto don Viola.

Il prete ha anche ribadito che il cibo che non verrà consumato dai fedeli, sarà portato in chiesa e donato alla Caritas. (Fonte: AGI)

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