Bari, prete ucciso nella Murgia: si costituisce un cacciatore di cinghiali

Un uomo si è costituito per l’uccisione di don Francesco Cassol, di 55 anni, parroco della chiesa di San Martino di Longarone (Belluno) avvenuta l’altra notte sulla Murgia barese. L’uomo e’ stato sottoposto a fermo dai carabinieri.

L’uomo si è costituito stamani nella caserma dei carabinieri di Altamura, accompagnato dal proprio legale. Si tratta di un cacciatore di cinghiali che avrebbe detto ai carabinieri di aver sparato scambiando il sacco a pelo in cui dormiva il sacerdote per la sagoma di un animale e di essere fuggito per paura. Il prete è stato ucciso con un colpo di fucile all’addome sparato, con una carabina solitamente usata per la caccia ai cinghiali, nella notte tra sabato e domenica da una distanza di 30 metri, mentre dormiva nelle campagne di Altamura (Bari). Il religioso guidava un gruppo di una ventina di giovani, anche stranieri, che partecipavano al raid Goum nella Murgia barese.

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