ARESE (MILANO) – Primark arriva in Italia. Vestiti a cinque euro. L’azienda irlandese porta il “fast-fashion” ad Arese (Milano), dopo il successo in Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi e Austria.
Un successo basato su una semplice constatazione: oggi i consumatori, soprattutto quelli più giovani, preferiscono spendere di più per smartphone e tablet e meno per i vestiti, ma vogliono essere sempre alla moda. Quindi ben vengano gli abiti che costano poco, quasi usa e getta. Li si indossa magari per una stagione e poi, se si vuole, li si può anche dare via talmente costano poco.
Un’idea che segue quella di Ikea, come ricorda Vittorio Sabadin su La Stampa: nessuno si aspetta che i suoi mobili durino a lungo, ma costano poco e piacciono.
Il primo negozio italiano Primark aprirà entro aprile ad Arese, in provincia di Milano, in quello che sarà il più grande shopping center d’Italia, creato da Marco Brunelli negli ex stabilimenti dell’Alfa Romeo.
Sarà un negozio molto grande, come prevede la politica dell’azienda, elegante a modo suo, in cui i commessi saranno impegnati soprattutto a velocizzare l’uscita dei clienti dal negozio dopo gli acquisti e a gestire l’inventario, dal momento che le collezioni verranno cambiate con frequenza, per invogliare gli acquirenti a comprare più spesso.
Nelle università il modella Primark viene studiato con attenzione, come spiega Sabbadin su La Stampa.
Del resto
“i consumatori sono molto cambiati negli ultimi 5 o 6 anni – chiarisce Donald McFertige, esperto di distribuzione nell’Università dell’Ulster – e quando decidono un acquisto lo fanno ora con criteri molto diversi. Più che al brand, pensano al rapporto tra qualità e costo e vogliono essere sicuri che i loro soldi siano spesi bene”.
Come H&M ma anche meglio: se lì il costo medio di un vestito da donna è di circa 15 euro, da Primark lo si trova a 5 euro.