Privacy violata: 358 casi nel 2011, sanzioni per 3 mln di euro

ROMA – Nel 2011 l'Autorita' Garante per la protezione dei dati personali ha contestato 358 violazioni amministrative: una parte consistente ha riguardato le attivita' promozionali indesiderate, l'attivazione di servizi non richiesti e le strutture sanitarie pubbliche e private. Le violazioni segnalate all'autorita' giudiziaria sono state 37 e le sanzioni amministrative riscosse ammontano a oltre 3 milioni di euro. E' quanto emerge dal volume 'Sette anni di protezione dati in Italia', presentato oggi dall'Autorita', composta da Francesco Pizzetti, Giuseppe Chiaravalloti, Mauro Paissan e Giuseppe Fortunato, per celebrare la conclusione del mandato.

Nel 2011 sono stati adottati 519 i provvedimenti collegiali. L'Autorita' ha fornito riscontro a 3668 tra quesiti, reclami e segnalazioni con specifico riferimento alle seguenti aree tematiche: telefonia, Internet e informatizzazione, sanita' e servizi di assistenza sociale, videosorveglianza, rapporti di lavoro. Sono stati decisi 257 ricorsi, inerenti soprattutto a banche e societa' finanziarie, datori di lavoro pubblici e privati, attivita' di marketing sistemi di informazioni creditizie, operatori telefonici e telematici.

Raddoppiato rispetto all'anno precedente il numero dei pareri resi dal Collegio al Governo: sono stati 32 ed hanno riguardato, in particolare, la tutela della salute, la digitalizzazione del processo civile e penale, il lavoro e la previdenza, la formazione, la protezione civile e la sicurezza stradale, l'applicazione del Codice dell'amministrazione digitale e l'informatizzazione della P.A. Sono state compiute 447 ispezioni, effettuate in diversi settori: le strutture sanitarie pubbliche e private, i fornitori di servizi di pubblica utilita', il sistema della fiscalita', le societa' di marketing e le societa' che forniscono servizi informatici in modalita' cloud computing.

L'attivita' di relazione con il pubblico e' aumentata rispetto l'anno precedente: sono stati forniti oltre 31.200 riscontri tra contatti telefonici (13.000) ed e-mail esaminate (18.214), che hanno riguardato, in particolare, le problematiche legate al telemarketing, alle e-mail e ai fax indesiderati, ad Internet, alla videosorveglianza ed agli adempimenti in materia di protezione dei dati personali.

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