Processioni al tempo del Covid: la mascherina e il bacio alle statue fanno litigare preti e sindaci

Ad oggi la mascherina è necessaria all'aperto solo in caso di assembramenti, mentre sull'obbligo al chiuso, che è ancora in vigore, il governo deciderà dopo le feste.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Aprile 2022 - 09:04 OLTRE 6 MESI FA
Processioni al tempo del Covid: la mascherina e il bacio alle statue fa litigare preti e sindaci

Processioni al tempo del Covid: la mascherina e il bacio alle statue fa litigare preti e sindaci FOTO ANSA

Dopo due anni di stop a causa delle restrizioni anticovid, torna nei comuni italiani la tradizione dei riti pasquali e quindi anche le processioni. Processioni con statue, bande e cori sfileranno per le vie di città e paesi richiamando fedeli e spettatori. E così diversi sindaci, per prevenire una nuova impennata di contagi, stanno firmando ordinanze che impongono la mascherina anche all’aperto e che vietano di baciare le statue. Cosa che non piace pero a molti parroci, visto che i riti religiosi quelli sono e quindi vanno lasciati integri.

Processioni tra Covid e mascherina

Ad oggi la mascherina è necessaria all’aperto solo in caso di assembramenti, mentre sull’obbligo al chiuso, che è ancora in vigore, il governo deciderà dopo le feste. Intanto al Centrosud – dall’Abruzzo alla Sicilia – diversi sindaci hanno deciso di ristabilirne l’obbligo per i “facchini” e i coristi, che in alcuni comuni dovranno anche sottoporsi al tampone o mostrare il Green pass rafforzato.  Il primato per le misure più restrittive finora va a Prezza (L’Aquila): un piccolo focolaio nella comunità parrocchiale ha spinto il prete ad annullare la processione. A Sulmona, invece, il sindaco ha imposto la mascherina all’aperto per seguire la processione del Cristo Morto e la “corsa” della Madonna. Sempre in Abruzzo a Lanciano (Chieti) mascherina obbligatoria per assistere a tutti i riti. “C’è una recrudescenza del Covid, serve prudenza”, ha detto il primo cittadino. Stessa decisione a Gubbio (Perugia), per prevenire “un’evoluzione negativa” dell’epidemia.

Restrizioni anche al Sud

In Campania, il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha firmato un’ordinanza che impone il volto coperto per la processione del Cristo morto. A Sorrento (Napoli) la mascherina dovranno indossarla, sotto al costume, anche gli incappucciati che sfilano il Venerdì santo. Più in generale il governatore De Luca ha invitato i campani a togliere la mascherina “solo per mangiare la pastiera”. In Molise, a Campobasso, i cantori del Venerdì santo oltre alla mascherina dovranno avere anche il Super green pass.

In Sicilia, torna la sfilata dei Misteri di Trapani: durerà 24 ore come da tradizione, ma con percorsi più brevi causa Covid e l’obbligo di mascherina. A Ragusa i portatori, oltre a coprire naso e bocca con una Ffp2, dovranno presentare l’esito negativo del tampone. In tutta l’isola quest’anno non ci saranno i fuochi d’artificio, come chiesto dalla Conferenza dei vescovi siciliani nelle scorse settimane. “Non si possono sparare i fuochi mentre in Ucraina le persone sono atterrite dal suono delle sirene e uccise dalle bombe”. Da qui l’invito dei vescovi a convertire la spesa per i fuochi in aiuti ai profughi.