MILANO – Le due ex miss piemontesi Ambra e Chiara sono state ammesse come parti civili dal gup Maria Grazia Damanico davanti al quale si sta celebrando l’udienza preliminare per il caso Ruby nel quale sono imputati il direttore del Tg4 Emilio Fede, la consigliere regionale Nicole Minetti e l’agente dei vip Lele Mora.
Nella richiesta di costituzione di parte civile ammessa dal gup e presentata dai legali delle due ragazze, gli avvocati Patrizia Bugnano e Stefano Castrale, si legge che Ambra e Chiara hanno ”subito un danno non patrimoniale costituito dalla profonda ed enorme sofferenza subita” per essere state considerate al pari di meretrici e quindi di essere state indotte a tale attivita’ facendole partecipare ”ad una serata ad Arcore nella dimora di Silvio Berlusconi”, dimora che abbandonarono appena si resero conto del reale scopo della partecipazione. La serata in questione e’ stata quella del 22 agosto 2010. Inoltre nell’istanza si chiedono anche i danni patrimoniali dovuti alla ”perdita di chance” lavorativa causata dall’essere state considerate delle escort. Quanto a Ruby, parte offesa nel procedimento, al momento non e’ stata presentata alcuna richiesta di costituzione di parte civile. Il suo legale, l’avvocato Egidio Verzini all’inizio dell’udienza ha precisato di stare valutando le carte per un’eventuale richiesta, richiesta che puo’ presentare anche in sede di dibattimento.