Processo Ruby: Ghedini e Longo "indignati" se ne vanno dall'aula

MILANO – All'inizio dell'udienza del processo Ruby a carico di Silvio Berlusconi, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo si sono tolti la toga e hanno abbandonato l'aula, nominando due loro legali sostituti per seguire l'udienza, dopo uno 'scontro' con i giudici della Quarta Sezione penale sul calendario delle udienze del dibattimento.

I difensori infatti hanno chiesto al collegio la possibilità di cancellare l'udienza di lunedì prossimo, perchè in concomitanza con un altro procedimento a carico dell'ex premier, ossia l'udienza preliminare che vede Berlusconi accusato di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio per la vicenda del nastro Fassino-Consorte ai tempi della scalata di Unipol alla Bnl.

Inoltre, i due legali hanno fatto presente ai giudici (presidente del collegio Giulia Turri) che doveva essere tolta l'udienza del 10 febbraio, perchè tra il 9 e l'11 febbraio ci sono due udienze del processo Mills e in particolare quella dell'11 febbraio è l'udienza dedicata alle arringhe difensive.

I difensori avevano chiesto di spostare l'udienza del 10 febbraio e recuperarla in un'altra data. I giudici hanno risposto che avrebbero deciso alla fine dell'udienza, ma i difensori si sono detti ''indignati'' da questo comportamento del collegio. Così hanno lasciato l'aula e hanno nominato come sostituti processuali gli avvocati Filippo Dinacci e Giorgio Perroni.

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