Processo Ruby: Lele Mora punta al patteggiamento

MILANO – Punta a patteggiare la pena, Lele Mora, l'impresario dei Vip in carcere dallo scorso giugno per bancarotta fraudolenta e che si e' visto accogliere dal gip la richiesta di giudizio immediato, con tanto di fissazione dell'udienza per il prossimo 17 novembre.

Da quanto si e' saputo, la difesa di Mora, anche se non c'e' alcun accordo definito coi pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci, titolari dell'inchiesta nella quale e' indagato anche il direttore del Tg4 Emilio Fede (la sua posizione e' stata stralciata assieme a quella di un collaboratore dell'imprenditore dei Vip), sarebbe intenzionata a chiedere di patteggiare la pena attorno ai 3 anni e mezzo di carcere. Sulla richiesta di rito immediato avanzato dagli inquirenti e accolto dal giudice delle indagini preliminari Fabio Antezza, e' intervenuto il procuratore della Repubblica, Edmondo Bruti Liberati che ha voluto sottolineare: ''stiamo valorizzando il rito immediato, perche' quando puo' essere utilizzato porta molte facilitazioni. Questo rito e' una priorita', dove e' possibile applicarlo, in tutti i dipartimenti''.

E se dai conti del procuratore nel dipartimento che riguarda i reati che coinvolgono le cosiddette fasce deboli, il 15% dei procedimenti si chiudono con una richiesta di giudizio immediato, anche con lo stesso rito si sono concluse le indagini che riguardano la 'Ndrangheta a Milano e in Lombardia e anche l'inchiesta nei confronti di Silvio Berlusconi per la vicenda Ruby.

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