Processo Ruby, rinvio al 13 maggio. Attesa Cassazione su spostamento a Brescia

MILANO – Rinviato al prossimo 13 maggio il processo sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi. Lo hanno stabilito i giudici del tribunale di Milano in quanto la Corte di Cassazione ha rimandato al 6 maggio l’udienza in merito alle eccezioni di “legittima suspicione” avanzate dai difensori di Berlusconi. I legali dell’ex premier, avevano denunciato un “clima ostile” al tribunale di Milano e stanno chiedendo di spostare i processi Ruby e diritti televisivi Mediaset presso il tribunale di Brescia.

Giulia Turri, presidente della quarta sezione penale del tribunale di Milano, nell’udienza lampo di lunedì mattina, si è limitata ad informare le parti che la Cassazione ”ha comunicato a questa autorità giudiziaria che l’udienza in camera di consiglio”, in calendario per il 18 aprile, ”è stata rinviata al 6 maggio”.

Dunque ”permane la causa di sospensione del processo” così come della prescrizione, e si rinvia al prossimo 13 maggio. Solo allora, a meno che la Suprema Corte non decida di trasferire il processo a Brescia, Ilda Boccassini potrà concludere la requisitoria interrotta a metà: la prima parte era stata svolta dal pm Antonio Sangermano prima delle elezioni.

Dopodiché la parola passerà alla difesa, quindi i giudici entreranno in camera di consiglio per la sentenza. Per questo sarebbero necessarie almeno altre tre udienze.

Ruby sarà ascoltata il 24 maggio. Venerdì scorso i giudici di Milano hanno deciso che Ruby sarà ascoltata in aula come teste e persona offesa il prossimo 24 maggio. La marocchina non venne sentita nel processo a carico di Berlusconi e per questo, giorni fa, aveva protestato davanti al tribunale di Milano.

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