Il procuratore Grasso: “Il Nord mafioso? Non sta né in cielo né in terra”

ASCOLI PICENO – ”Non sta in cielo né in terra dire che il nord Italia sia diventato mafioso. Più corretto dire che ci sono presenze a macchia di leopardo, in una società che cerca comunque di contrastare questi fenomeni”. Così il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, intervenuto ad Ascoli Piceno a un convegno sullo sfruttamento e la tratta di prostitute, organizzato dalla Questura ascolana, dove il figlio Maurilio dirige la Squadra mobile.

Interpellato sulla preoccupazione per possibili infiltrazioni criminali in Italia, connesse all’arrivo di un gran numero di profughi e clandestini dal Nord Africa a Lampedusa, Grasso ha invitato alla cautela. ”Seguiamo la situazione con attenzione – ha detto -. Più che vere organizzazione criminali, di situazioni del genere possono approfittare singoli soggetti che introducono in Italia donne da sfruttare per arricchirsi facilmente”. Quanto alle Marche, la tratta di prostitute per fortuna è un fenomeno ridotto. ”Una regione dove c’è, piuttosto, più sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione con la commissione di reati connessi, il più tipico dei quali è lo spaccio di droga” ha osservato il procuratore antimafia. ”Scoprire se siamo in presenza di sfruttamento o di tratta di esseri umani non è facile. E’ fondamentale la collaborazione con le organizzazioni non governative, in modo che le procure ordinarie possano trovare il punto di collegamento fra questi due reati”.

Gestione cookie