“Pronto vigili? Siete ancora ammalati?” le telefonate alla sala operativa di Roma

"Pronto vigili? Siete ancora ammalati?" le telefonate alla sala operativa di Roma
“Pronto vigili? Siete ancora ammalati?” le telefonate alla sala operativa di Roma

ROMA – “Pronto vigili? Potete mandare una pattuglia? Troppa attesa? Perché vi siete ammalati tutti?” La sala operativa della Municipale di Roma da giorni è tempestata di telefonate da parte dei romani arrabbiati dopo il caso della malattia di massa a Capodanno. “Le battute contro di noi si sprecano” racconta una delle centraliniste, “purtroppo dopo i fatti di Capodanno c’è anche chi non ci pensa troppo e va bel oltre, insultandoci senza pietà. Gli epiteti più tranquilli sono infami e bastardi”.

Qualche vigile non ci sta e si sfoga: “Noi qui ci siamo sempre, nonostante i problemi di organico – spiegano i vigili -, farci passare per assenteisti non è giusto. Ci sono colleghi che durante l?anno, per gravi problemi di salute, hanno preferito trascorrere la convalescenza smaltendo le ferie arretrate piuttosto che mettersi in malattia. È bene che i romani sappiano queste cose, altrimenti sembriamo tutti fuorilegge”. Ma subito arriva un’altra chiamata: “Quando servite non ci siete mai, siete dei corrotti”. E un’altra: “Porci, ma quando morite”. E i vigili, sconsolati, non hanno neanche la forza per denunciare gli interlocutori: “Le chiamate sono tutte registrate, è ovvio. Serve una querela di parte, poi l’esame dei tabulati”. Insomma, raccontano ancora i vigili “non sarebbe un problema. Ma…” “D’altra parte – racconta amaro un altro vigile – sono anni che siamo il capro espiatorio della politica: infami se facciamo le multe, infami se non le facciamo, infame se il giorno prima le hai fatte e il giorno dopo no”.

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