Cene e prosciutti in regalo ai vigili per evitare il controlli. Li chiamavano “pensierini di Natale“, ma secondo la procura di Roma erano vere e proprie bustarelle. Per questo due imprenditori e alcuni agenti della polizia locale rischiano di finire a processo per corruzione.
Secondo quanto riferisce il quotidiano il Messaggero, i vigili avrebbero ricevuto circa 200 euro a pratica in cambio di una soffiata sulle ispezioni programmate dai colleghi in alcuni locali e ristoranti di Roma.
In altre occasioni avrebbero invece chiuso un occhio sulle irregolarità riscontrate, come insegne abusive e arredi non a norma. Oltre ai vigili, sono indagati anche i i dirigenti di uno studio legale che curava gli interessi di un b&b, un carrozziere, un hotel, un fruttivendolo.
Prosciutti ai vigili, l’inchiesta nata nel 2020
Le indagini sarebbero scattate nel 2020, in seguito all’omissione di alcune irregolarità. Da lì si è scoperto un vero e proprio giro di mazzette. Un cittadino cinese avrebbe addirittura offerto un intero prosciutto per ottenere un verbale senza macchia.
Nell’inchiesta sarebbero coinvolti anche due membri di un noto clan che si erano rivolti allo studio legale per pratiche edilizie.
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