I carabinieri hanno scoperto e posto sotto sequestro il magazzino in cui esercitavano. Le tre, una casalinga, l’altra disoccupata e l’altra con un figlio a carico da mantenere all’università si procuravano gli incontri tramite annunci economici e passaparola.
Tra loro è stata arrestata solo la più anziana, perché ritenuta la tenutaria dell’alcova nonché la locataria del magazzino: è accusata di sfruttamento della prostituzione. Secondo i carabinieri, le altre due le corrispondevano 10 euro per ogni cliente ricevuto. Le spese comuni (per carta, sapone e profilattici) venivano invece equamente ripartite.