Protesi e busti fai da te, anziani truffati a Roma

Protesi e busti fai da te, anziani truffati a Roma
Protesi e busti fai da te, anziani truffati a Roma

ROMA – A Roma, un laboratorio ortopedico di via Prenestina ha truffato alcuni anziani pazienti della Asl RomaC, fornendo loro busti, scarpe e altri articoli assolutamente inadeguati alle loro esigenze, a volte anche senza seguire nemmeno una prescrizione medica.

Si tratta di un raggiro ai danni del sistema sanitario regionale. Il titolare è stato incastrato dopo un accurato controllo svolto dal personale dell’azienda sanitaria locale. Riccardo Di Vanna ha raccontato la vicenda sul Messaggero. Il titolare, dovrà difendersi

(…) dall’accusa di truffa, anche se l’entità del danno non è stata quantificata con esattezza.

I fatti risalgono all’estate del 2011. Dopo aver ricevuto alcune segnalazioni di irregolarità da parte degli utenti, quasi tutti anziani, la Asl Rm C aveva avviato una procedura di verifica e ispezione relativa alla fornitura di quattordici supporti ortopedici, prodotti e poi assegnati direttamente dal laboratorio amministrato dall’imputato. La prassi prevede che, dopo aver effettuato una visita specialistica, uno dei medici dell’azienda prescriva al paziente il presidio più adatto alle sue esigenze, fornendo anche indicazioni sul laboratorio. Un iter che, grazie a un’apposita lista compilata dalla Regione, permette agli utenti di assicurarsi protesi e ausili sanitari direttamente dai produttori convenzionati.

Il sistema, ormai collaudato da tempo, avrebbe però evidenziato alcune gravi anomalie proprio nel caso dell’azienda gestita dall’imputato. In almeno quattordici casi i pazienti, che si erano rivolti al laboratorio di via Prenestina per i supporti ortopedici, non avrebbero ottenuto prodotti conformi alle proprie esigenze. I più fortunati avrebbero ricevuto plantari diversi da quelli prescritti, mentre altri, ad esempio, non avrebbero mai avuto il busto richiesto. Una situazione che, oltre a danneggiare gli utenti, avrebbe causato un doppio spreco di denaro per la Asl. In diverse circostanze, le protesi non conformi, oltre a essere inutilizzabili, avrebbero avuto un costo superiore rispetto a quello degli articoli indicati dai medici per i pazienti. Il caso più eclatante riguarda una bambina di 3 anni. In base agli atti, la piccola, che aveva bisogno di una protesi, avrebbe firmato personalmente e con il suo nome al ritiro del supporto sanitario. Inoltre, alcuni articoli ortopedici sarebbero stati prodotti e forniti in assenza della visita specialistica e quindi senza alcuna precisa prescrizione.

Ascoltati dal giudice in aula gli anziani chiamati a testimoniare non hanno fornito un grande contributo al processo. Molti, avanti con l’età e forse intimoriti dalla situazione, hanno mostrato qualche difficoltà a ricostruire la vicenda. Un uomo di quasi 80 anni, accompagnato dalla moglie, ha faticato non poco persino a distinguere quale delle protesi in questione fosse stata destinata a lui e quale alla sua signora. A sentir loro, scarpe e busti ortopedici, anche se non proprio perfetti, si potevano persino indossare”.

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