Puglia, don Francesco Cassol ucciso per errore da un cacciatore: lo ipotizzano i carabinieri

Potrebbe essere stato un cacciatore di cinghiali a provocare inavvertitamente la morte del sacerdote di Longarone, don Francesco Cassol. L’ipotesi si sta facendo largo nelle ultime ore dopo che i carabinieri hanno trovato il bossolo del proiettile calibro 30.06 (simile al 7.62) con il quale è stato assassinato il sacerdote, che dormiva in un sacco a pelo nelle campagne della Murgia barese.

Il bossolo è stato trovato dai militari ad una trentina di metri dal lungo in cui  è morto il parroco. L’ipotesi dei carabinieri, che comunque non escludono altre piste, è che l’assassino, nell’oscurità , ha visto un movimento e ha scambiato il sacco a pelo del sacerdote per la sagoma di un cinghiale, si è appostato e ha fatto fuoco con un fucile automatico. Subito dopo, accortosi forse dell’accaduto, è  fuggito.

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