BARLETTA – Spuntano i nomi delle vittime dello scontro fra treni avvenuto ieri mattina, 12 luglio, in Puglia. Il bilancio provvisorio delle vittime è di 23 morti e 50 feriti. Sono ancora in corso le ricerche e oggi ci sarà il riconoscimento da parte dei familiari.
Ecco l’elenco delle ventitrè vittime accertate dello scontro fra due treni nella tratta tra Andria e Corato.
– Giovanni Porro, nato ad Andria, 60 anni;
– Pasquale Abbasciano nato ad Andria il 17 aprile 1955;
– Giuseppe Acquaviva, nato ad Andria il 15 febbraio 1957;
– Serafina Acquaviva, nata ad Andria il 14 maggio 1954;
– Maria Aloysi, nata a Bari il 4 ottobre 1966;
– Alessandra Bianchino, nata a Trani il 5 novembre 1987;
– Rossella Bruni, nata a Trani il 16 marzo 1994;
– Pasqua Carnimeo, nata a Modugno l’1 novembre 1985;
– Enrico Castellano, nato a Ostuni l’1 gennaio 1942;
– Luciano Caterino, nato a Ruvo di Puglia;
– Michele Corsini, nato a Milano il 20 febbraio 1955;
– Albino De Nicolo, nato a Terlizzi il 23 gennaio 1959;
– Salvatore Di Costanzo, nato a Bergamo il 2 novembre 1959;
– Giulia Favale, nata in Francia il 4 luglio 1965;
– Nicola Gaeta, nato a Bari il 16 gennaio 1960;
– Jolanda Inchingolo, nata ad Andria il 10 dicembre 1991;
– Benedetta Merra, nata ad Andria il 18 giugno 1964;
– Donata Pepe, nata a Cerignola il 3 ottobre 1953;
– Maurizio Pisani, nato a Pavia il 26 agosto 1966;
– Fulvio Schinzari, nato a Galatina il 31 ottobre 1957;
– Antonio Summo, nato a Terlizzi il 12 novembre 2001;
– Francesco Ludovico Tedone, nato a Terlizzi;
– Gabriele Zingaro, nato ad Andria il 30 ottobre 1991.
Tra le vittime c’è un funzionario di polizia: si tratta di Fulvio Schinzari, di 53 anni. Era stato commissario a Canosa di Puglia e Trani. L’uomo viaggiava con una delle sue figlie della quale al momento non si sa nulla. Il corpo dell’uomo è stato riconosciuto da un collega poliziotto che stava lavorando ai soccorsi.
Antonio Summo: era andato ad Andria per sostenere due esami di riparazione. Il destino lo ha fermato tra un esame e l’altro: la mattina aveva sostenuto la riparazione in una delle materie di cui aveva il debito, il professore lo aveva invitato a tornare a casa a riposarsi e tornare nel pomeriggio.
Giuseppe Acquaviva, 51 anni, faceva il contadino. Era nel suo campo. Poi è arrivato lo schianto, i finestrini che esplodono, i pezzi di ferro lanciati a velocità folle in tutte le direzioni. Uno di questi lo ha colpito in testa.
Aveva 72 anni Enrico Castellano, nato a Ostuni. Da tempo viveva a Torino ed era un dirigente del Banco di Napoli. Dopo la pensione tornava più spesso in Puglia. Lunedì era atterrato a Bari per andare a trovare il figlio in occasione del compleanno del figlio di due anni.
Jolanda Inchingolo, 25 anni, si doveva sposare il prossimo settembre con Marco. Stava andando a Bari proprio per incontrarlo. E’ stata riconosciuta da un anello con una pietra nera che portava al dito, non lo toglieva mai.
Ancora non è stato reso noto il cognome. Quello che si sa è che Donata ha salvato la vita al nipote Samuele. Il bambino di 6 anni era tra le sue braccia quando c’è stato lo scontro ed è stato salvato dai vigili del fuoco. Stavano andando a Barletta per prendere una coincidenza per Milano e tornare a casa dai genitori.
Pasquale Abbasciano, di Andria, era uno dei due macchinisti. A fine anno sarebbe andato in pensione. Dopo il lavoro doveva andare ad Andria per raggiungere la figlia che era in Comune per le pratiche preliminari del matrimonio.
Aveva 25 anni ed era di Andria. Gabriele (di cui ancora non si sa il cognome) faceva il metalmeccanico. Lavorava a Bitonto, si era ferito a un dito e stava rientrando da Bari dove aveva fatto una visita medica.