Quarantena a 7 giorni Quarantena a 7 giorni

Quarantena a 7 giorni (da 14): il no dei consulenti del Governo. Cts: “A 10 gg. in Francia perdi il 10% degli infetti al giorno”

Sulla riduzione dei giorni di quarantena sul modello francese, l’Italia resta non solo scettica ma anche fermamente contraria.

I consulenti scientifici del Governo fanno proprie le indicazioni dell’Oms che scoraggiano la riduzione della quarantena a 7 giorni. E mettono in guardia anche quella a dieci giorni sperimentata in Germania. 

Per l’ascoltato virologo Crisanti il problema non sono i giorni ma i tamponi che mancano: con tampone obbligatorio alla fine dei sette giorni per lui la riduzione sarebbe accettabile.

Quarantena 7 giorni, Ricciardi, Cts: “Si perdono troppi soggetti positivi”

Sulla quarantena, “in questo momento rimane, sia da parte dell’Oms che dal Centro europeo per il controllo delle malattie, la durata di 14 giorni.

Noi siamo per una linea prudenziale, basata sull’evidenza scientifica”. Inoltre, “abbiamo detto che è importante che queste misure vengano prese in maniera coordinata a livello internazionale”.

Lo ha detto a Buongiorno, su Sky TG24 il consulente del ministro della Salute Walter Ricciardi.

Il giorno dopo l’incontro del Comitato tecnico scientifico chiamato a esprimersi sulla riduzione dei 14 giorni oggi previsti in Italia.

“Sulla quarantena – ha proseguito – è stata avviata la discussione sulla base di due elementi internazionali.

Il primo è il fatto che la Francia abbia ridotto, in un modo che ci ha lasciato estremamente perplessi per la base scientifica insussistente, la quarantena a sette giorni.

Così si perde una quantità enorme di soggetti infetti, tant’è che la situazione in Francia presenta aspetti abbastanza preoccupanti. Il secondo è che la Germania ha proposto di abbassarla a dieci. Approfondiremo queste proposte”.

Tuttavia, nel caso si abbassi a dieci giorni, ha aggiunto Ricciardi, “Oms e Ecdc dicono che si arriverebbe a perdere fino al 10% degli infetti. In una situazione come quella francese si perderebbero mille casi al giorno”.

“È molto rischioso, ma con questa ulteriore verifica potrei essere d’accordo”.

Crisanti: “Sì ma con tampone obbligatorio alla fine”

Così Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all’università di Padova, su La Stampa a proposito della proposta di ridurre la quarantena da 14 a 7 giorni con tampone obbligatorio alla fine.

“Il problema però è sempre la mancanza di tamponi – osserva – immaginiamo cosa potrebbe succedere in una fase di aumento del contagio con tante persone quarantenate in attesa di altrettante verifiche”. (fonti Ansa, Skytg24, Ansa)

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