Quarantena da 3 a 5 giorni per chi ha la terza dose o abolita del tutto, le ipotesi allo studio dal Governo

“Valutare se sia opportuna l’eventuale rideterminazione del periodo di quarantena per i soggetti che hanno già ricevuto la dose booster”. Il Governo ha posto questo quesito al Comitato tecnico-scientifico che è stato convocato per domani, mercoledì 28 dicembre invece che per il 30 come deciso in precedenza. E le voci che circolano già da ora prevedono due ipotesi: una diminuzione a 3-5 giorni per chi è vaccinato con terza dose (la più probabile). Un’abolizione totale della quarantena sempre per i vaccinati con dose booster. 

Bisogna fare comunque in fretta in previsione dei 2,5 milioni di persone che potrebbero finire in quarantena nelle prossime settimane con il rialzo dei contagi. E i presidenti di Regione temono che non vengano più garantiti i servizi essenziali. Per questa ragione hanno cominciato a fare un forte pressing sul Governo.

Quarantena più breve o abolita per chi ha la terza dose

La linea dell’esecutivo rimane al momento quella della “massima fermezza”.  A dirlo è il coordinatore del Cts Franco Locatelli che si sarebbe mostrato scettico rispetto alla possibilità di un allentamento. Sono però sempre più insistenti le voci che parlano della possibilità che venga approvata una quarantena più breve per i vaccinati con dose booster. Quarantena che potrebbe essere abolita del tutto. Si deve infatti premiare in qualche modo chi ha completato il ciclo vaccinale, convincendo in questo modo anche gli scettici o chi ha ricevuto soltanto una o due dosi ad effettuare il richiamo.

I presidenti di Regione ritengono che per chi ha fatto la terza dose potrebbe essere eliminato il periodo di isolamento. Attualmente è obbligatorio per chi ha avuto un contatto con un soggetto positivo. Sarà ora il Governo a decidere se sostenere o meno questa linea.

Le norme in vigore, attualmente prevedono una quarantena di 7 giorni per chi ha completato il ciclo vaccinale con almeno due dosi e una quarantena di 10 giorni per chi invece non lo ha terminato. L’ipotesi allo studio prevede che a diminuirsi saranno anche i giorni di quarantena per i vaccinati con due dosi (forse 5 giorni), restando invece invariati a 10 giorni per i non vaccinati.

Tra gli scienziati c’è però chi resta scettico. Per trovare una sintesi bisognerà quindi valutare l’impatto che Omicron ha sulle ospedalizzazioni per i soggetti vaccinati. Se verrà confermato quanto scoperto dai primi studi, ossia che le conseguenze sono più lievi di quelle causate dalla Delta, non è escluso che alla fine si decida un’abolizione totale. 

“Il booster protegge dalla variante Omicron” 

Della dose booster ha parlato il sottosegretario alla salute Andrea Costa  in un’intervista al Corriere della Sera: “Le evidenze scientifiche ci dicono che il booster protegge dalla variante Omicron”. Ciò significa che “anche se i contagi aumentano, le conseguenze sono meno gravi. E gli scienziati ci dicono che è minore anche la possibilità di morire o finire in terapia intensiva, ma anche di contrarre la malattia”.

“Il 78% dei cittadini è vaccinato con due dosi, il 10% circa, non ne ha avuta alcuna, il 30 ha già avuto la terza dose di richiamo. Una differenziazione a questo punto va fatta. Per chi ha il booster si può prevedere una quarantena inferiore ai sette giorni. I vaccinati resteranno in quarantena 10 giorni. Per chi ha già fatto due dosi è di 7. Non saremmo credibili nell’invitare a fare il richiamo se non fossimo convinti che il booster dà una maggiore protezione”.

Intanto negli Usa viene ridotta a 5 giorni la quarantena per i positivi asintomatici. Quarantena che è stata abolita del tutto per per chi ha la terza dose di vaccino.

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