QUARTO D’ALTINO (VENEZIA) – Dall’8 marzo a Quarto d’Altino le cariche politiche andranno tutte declinate al femminile. Lo ha deciso il primo cittadino Silvia Conte, 38 anni, democratica, che ha messo la sua firma su un decreto sindacale ad hoc che avrà valore dalla festa della donna.
“Chiamatemi sindaca”, dunque e così è arrivato il decreto che vuole che “in tutti gli atti del Comune venga adottato un uso della lingua italiana attento al rispetto delle differenze di genere tale da rendere visibile la presenza di donne nelle istituzioni. In particolare, dovranno essere espresse al femminile le denominazioni degli incarichi e delle funzioni ricoperte da donne”.
Se in Europa ancora si discute per evitare le discriminazioni e sottolineare i ruoli, Silvia Conte decide così di mettere in risalto le donne. Tiziana Agostini, assessore del Comune di Venezia ha commentato: “Io già stimavo Silvia Conte, ora la stimo ancora di più – commenta Agostini – Nello statuto del Comune di Venezia è stabilito già da anni che tutti i nomi vengano declinati secondo genere ma questo non avviene”.
“Questa azione di Silvia Conte rende evidente che i ruoli strategici sono assunti da persone che sono maschi e femmine e che declinare debba essere una conseguenza. Negando il femminile si nega anche il fatto che siamo in una società plurale, per questo ritengo che forzare la lingua, in alcuni casi, sia necessario”, dice ancora.