Raffaele Sollecito, l’avvocato: “Guardava Amélie e Naruto al pc, va assolto”

Raffaele Sollecito
Raffaele Sollecito

FIRENZE, 20 GEN – Raffaele Sollecito è in aula questa mattina, al processo d’appello bis per la morte di Meredith Kercher. E sarà in aula anche il 30 gennaio, il giorno della sentenza.

“Sarò in Italia – ha detto ai giornalisti Sollecito – Non ho ancora deciso se sarò in aula, a Firenze, o se starò a Bari. Dipende dalle contingenze organizzative”. . In tarda mattinata prenderà la parola il pg Alessandro Crini che nella sua requisitoria aveva già chiesto la condanna a 26 anni di reclusione per Sollecito e 30 per Amanda Knox. Ma l’attesa è tutta per la prossima udienza, quella della sentenza.

“In questa lunga vicenda giudiziaria ogni fatto saliente è stato interpretato via via dai giudici in maniera diversa ma non c’è nulla di dimostrato. – ha detto il legale – tutto cio dimostra la fallacità di tutto il quadro accusatorio e dovrebbe portare voi giudici a una sentenza di assoluzione. Rudy – spiega Maori – non è un povero disgraziato. É stato adottato da bambino da una famiglia di industriali perugini, e pur avendo tutte le possibilità economiche ha scelto di seguire ha scelto di vivere di espedienti. E quella sera non ha fatto nulla per salvare la vita di Meredith ancora agonizzante». Infine si e’ rivolto ai giudici della corte: «Dovete ricostruire la verità processuale sulla base degli indizi emersi nel processo senza farvi guidare da giudizi esterni a questa aula. Raffaele Sollecito deve essere assolto perché non ha commesso il fatto”.

La notte dell’omicidio di Meredith Kercher Sollecito rimase a casa sua: guardò sul pc il film Il Magico mondo di Amélie e poi un cartone animato, Naruto. ha spiegato l’avvocato.

“Il pg – ha detto Maori – ha definito quello del pc un alibi falso e fallito. Non è così. Dalle 18.30 del primo novembre fino al 2 novembre a mezzogiorno Sollecito è rimasto a casa”.

E Amanda Knox?

“Amanda è fiduciosa che la Corte proclami la sua innocenza. Non vede l’ora che l’incubo finisca”. Lo ha detto l’avvocato Carlo Dalla Vedova, uno dei difensori di Amanda Knox, in aula anche oggi: “Amanda fa una vita normale da studentessa – ha aggiunto – e segue passo dopo passo il processo”.

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