BARI – Raffaele Sollecito chiederà 516mila euro come risarcimento per “ingiusta detenzione”. Lo scrive Alessandro Capponi sul Corriere della Sera, spiegando che il ragazzo pugliese e i suoi legali, forti della sentenza della Cassazione che lo ha assolto per l’omicidio di Meredith Kercher, sono pronti a passare al contrattacco.
Sollecito è stato anche intervistato da Meo Ponte su Repubblica: “Qualcuno ha detto che per la morte di Meredith l’unico a pagare sarà ora Rudy Guede ma io per sette anni ho avuto la vita sospesa, ho vissuto con la paura di essere arrestato sapendo di essere invece innocente”.
“Non è facile neanche in questo momento riascoltare certe parole che sono riconducibili soltanto ad una terribile fantasia e che sono in realtà soltanto menzogne – spiega – Ho sempre cercato di rispondere alle accuse che mi venivano fatte con la verità delle prove. Nella documentazione dell’inchiesta di fatto non c’è nulla contro di me e Amanda. E quelle che sono state definite prove sin dall’inizio si sono rivelate degli errori”.
Per tutto questo tempo, aggiunge, ha vissuto “con la paura di non poter avere un futuro, di non poter fare piani a lungo termine ma di essere costretto a pensare a spazi temporali che non superavano i tre giorni”. Sollecito dice di non aver mai pensato di allontanarsi dall’Italia, grazie alla “fiducia” di “poter dimostrare, attraverso prove concrete” la sua “più totale innocenza”. Nessuno potrà risarcirlo, ma spera che il sistema giudiziario riconosca “la responsabilità di chi commette errori grandi”.