GENOVA – Le forti raffiche di vento che si stanno abbattendo su Genova spirano a 80 chilometri orari e hanno causato danni. Alcuni alberi e pali della luce sono stati sradicati, mentre un ponteggio è caduto su un’auto parcheggiata. L’allerta a Genova è gialla e vigili del fuoco e urbani sono a lavoro dalla prima mattina dell’11 gennaio. Intanto in Valle d’Aosta è arrivata la neve e la Protezione Civile ha ordinato il blocco dei mezzi pesanti diretti in svizzera
Alberi e pali della luce caduti, un ponteggio crollato su un’auto parcheggiata, un palo pericolante, un lampione piegato in città, transenne volate su una vettura, persiane strappate. La prevista ondata di maltempo con libeccio a 80 km/h e pioggia sta impegnando dalle prime ore del di lunedì 11 gennaio i pompieri e vigili urbani di Genova. Decine gli interventi di soccorso soprattutto nelle località dell’immediato entroterra. Permane l’allerta giallo. Forti mareggiate nel Ponente ligure.
A causa dell’intensa nevicata, la protezione civile della Valle d’Aosta ha disposto il blocco dei mezzi pesanti (trasporto pubblico locale escluso) diretti in Svizzera attraverso la strada statale 27 e il traforo del Gran San Bernardo: i camion vengono fatti uscire al casello di Aosta Est sull’autostrada A5 e fermati all’area di regolazione di Pollein. Stesso blocco sul lato elvetico della galleria. Al traforo del Monte Bianco “codice giallo con possibili disagi per neve intensa”.
La perturbazione che sta interessando l’Italia porterà da martedì 12 gennaio piogge sulle regioni centro settentrionali e venti forti su buona parte del paese. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un’allerta meteo che prevede, a partire dalle prime ore di domani, temporali localmente anche molto intensi e accompagnati da fulmini e forti raffiche di vento, su Liguria, Toscana, Emilia-Romagna occidentale e Friuli Venezia Giulia. Sempre dalla mattina di domani, sono attesi venti sud-occidentali, forti o di burrasca, su Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Marche e Friuli Venezia Giulia, in estensione su Umbria, Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria, con possibili mareggiate lungo le coste interessate.