“Servizio denigratorio su Alfa MiTo”: Rai e Formigli devono 5 mln a Fiat

Pubblicato il 20 Febbraio 2012 - 17:26 OLTRE 6 MESI FA

L'Alfa Mito (Foto LaPresse)

TORINO – Corrado Formigli e la Rai devono dare 5 milioni di euro alla Fiat per un servizio “denigratorio” mandato in onda da Annozero il 2 dicembre 2010. Lo ha deciso il tribunale civile di Torino.

Nel servizio di Formigli ad Annozero era stata criticata una vettura prodotta dalla casa torinese, la Alfa MiTo, in un modo che il giudice Maura Sabbione ha definito “denigratorio”. Fra i convenuti c’era anche Michele Santoro, il quale, però, secondo il magistrato non ha responsabilità.

Il processo, su denuncia della Fiat, era iniziato il 14 marzo del 2011: nel mirino del Lingotto erano finite le affermazioni contenute in un servizio su tre autovetture, tra le quali l’Alfa Romeo MiTo, ritenute “fortemente denigratorie e lesive dell’immagine e dell’onorabilità della società, dei suoi prodotti e dei suoi dipendenti”. In particolare, la Fiat aveva spiegato che “in modo del tutto strumentale” Annozero aveva “illustrato le prestazioni di tre autovetture, fra cui una Alfa Romeo MiTo, impegnate in un test apparentemente eseguito nella stagione autunnale, per concludere, sulla sola base dei dati relativi alla velocità, che i risultati di questa ‘prova’ avrebbero dimostrato una asserita inferiorità tecnica complessiva dell’Alfa Romeo MiTo. Si trattava di una ripresa televisiva che è stata artificialmente collegata ad una prova comparativa condotta nella stagione primaverile, non con le stesse vetture, dal mensile Quattroruote e poi pubblicata nel numero dello scorso mese di giugno di questa rivista”.