Rapinano villa con maschere da gatto, fuga in auto, schianto

Rapinano villa con maschere da gatto, fuga in auto, schianto
(Foto d’archivio)

TAMAI DI BRUGNERA (PORDENONE) – Brutta rapina in una villa a Tamai di Brugnera, in provincia di Pordenone. Un gruppo di quattro uomini armati, sul volto delle maschere di Carnevale con le sembianze di gatti, hanno fatto irruzione nella casa di Giuseppe Verardo, 76 anni, manager in pensione nel settore mobiliare. Solo dopo essere riusciti a farsi consegnare duemila euro in contanti, gioielli e una pistola Beretta si sono dati alla fuga.

La rapina, ci riferisce il Messaggero Veneto,  avvenuta all’alba di venerdì 8 gennaio. I quattro malviventi si sono avvicinati alla villa di via Julia intorno alle 6:30. Qui, per attirare fuori casa uno degli abitanti, hanno chiuso il rubinetto del gas, esterno. A quel punto Massimo Verardo, operaio di 49 anni, figlio di Giuseppe Verardo, è uscito per verificare cosa fosse successo.

L’uomo è stato bloccato e picchiato dai quattro rapinatori, che lo hanno colpito alla testa con il calcio di una pistola. Sono poi entrati nella villa, dove hanno malmenato e legato a delle sedie con dei cavi elettrici e del nastro adesivo i Verardo e la moglie di Giuseppe, Mariangela Pivetta, 73 anni.

Quindi, dopo essersi fatti consegnare denaro per circa 2 mila euro, i gioielli custoditi in una cassetta di sicurezza e una pistola regolarmente detenuta dalla famiglia, sono fuggiti a bordo di una Peugeot 207.

Nel frattempo il padrone di casa è riuscito a slegarsi e ha chiamato le forze dell’ordine. Solo che, spiega il Messaggero Veneto,

“all’altezza dello svincolo di Fontanafredda, in via Levada, la Peugeot ha avuto un incidente. I malviventi sono scesi e hanno continuato la fuga impadronendosi di una Fiat Multipla dopo aver fermato l’automobilista che era alla guida costringendolo a scendere e ad abbandonare la vettura. (…) Le indagini dei carabinieri del Norm di Sacile, sul posto con i colleghi del nucleo investigativo di Pordenone, seguono anche il filone che potrebbe legare questo episodio a un’analoga rapina avvenuta, lo scorso 14 settembre a Sacile, nella villa dell‘imprenditore Giovanni Polesello”.

 

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