Rapiva le prostitute e le torturava: condannato

MASSA (MASSA CARRARA), 14 OTT – E' stato condannato dal Tribunale di Massa a 10 anni e sei mesi di reclusione Memeti Sinan, un cittadino macedone di 41 anni che nell'agosto dello scorso anno aveva rapito due prostitute, di cui una minorenne, dal litorale di Marina di Massa e le aveva condotte nel nord Italia affinche' lavorassero per lui.

L'uomo fu arrestato dalla squadra mobile, non prima di aver abusato, picchiato e torturato le due giovani rumene per settimane. Fu la maggiore delle due prostitute che, una notte, riusci' a scappare e dare l'allarme.

La storia di Memeti Sinan, al momento dell'arresto, avvenuto il 25 agosto 2010 nel bresciano, suscito' particolare scalpore anche perche' l'uomo agiva assieme alla figlia 16 enne, costretta dal padre ad intercettare e avvicinare le donne da lui scelte.

Durante il processo e' emersa la triste storia della ragazza: mai riconosciuta dal padre naturale, mossa dal desiderio di conoscere le sue origini, lo aveva rintracciato mentre si trovava in affido presso una comunita'. Memeti, approfittando di questo desiderio di contatto, l'aveva pero' rapita e quindi istigata a delinquere.

Il macedone e' stato riconosciuto responsabile anche di cruente rapine a mano armata ai danni di giovani prostitute della provincia di Brescia, nelle zone del Lago di Garda e in provincia di Trento.

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