Piero Camilli, Il proprietario dei terreni di Valentano (Viterbo) dove si è svolto il rave party, denuncia l’abbandono delle istituzioni e la voglia che aveva di farsi giustizia da solo. “Ho chiuso la pistola in cassaforte, altrimenti avrei perso la testa – dice durante la trasmissione In Onda -. mi hanno derubato anche la benzina. Sono stato abbandonato”. L’uomo ha anche detto che alcune delle sue pecore sono state uccise dai cani dei partecipanti al rave, cani aizzati dagli stessi proprietari.
Il rave party e il degrado di cinque giorni
Piero Camilli, imprenditore e sindaco di Grotte di Castro proprietario del terreno occupato abusivamente dai partecipanti al rave racconta quanto ha visto. “Barbari? No, i barbari erano dei combattenti. Questi sono ventenni senza un’educazione. Vorrei parlare con qualcuno dei genitori. Gli racconterei di una graziosa ragazza che ieri sera ho visto defecare in mezzo a una strada di campagna, così, davanti a tutti. Gli direi che qui in paese le farmacie non hanno più siringhe perché sono tutte destinate allo spaccio interno alla festa. Gli spiegherei che a Manciano un negoziante ha denunciato una spesa proletaria: provviste portate via senza pagare”.
“Infine, aggiungerei che si fanno due pesi e due misure – conclude -. Negli ultimi giorni i carabinieri del Nas hanno elevato 190 multe a italiani privi della mascherina. Al raduno in questione , invece, nessuno la indossa. Uno dei partecipanti si è rivelato Covid positivo ma nessuno dice nulla”.
Identificati e ricoverati
Proseguono, intanto, le operazioni di monitoraggio e controllo delle zone circostanti all’area del rave party, soprattutto i litorali del lago di Bolsena. Per verificare l’eventuale presenza di persone provenienti dal rave del lago Mezzano. Lo fa sapere la questura di Viterbo, informando che i servizi hanno finora consentito di identificare oltre 3.000 soggetti e più di 1.000 automezzi. In corso anche una intensa attività investigativa volta ad accertare la commissione di reati nel corso dell’evento.
Due pazienti, giovani partecipanti al rave party, sono stati invece ricoverati in stato di agitazione negli ospedali di Pitigliano e di Grosseto. Il più grave è stato condotto in quello del capoluogo. Secondo quanto appreso da fonti sanitarie i medici stanno cercando di capire la causa clinica delle patologie, anche risalendo, se possibile, a definire l’eventuale ingestione di sostanze alteranti. I due pazienti sono sotto osservazione.