Ravenna. Paul Ndejemene ricatta prete per presunto film hot: condannato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Novembre 2013 - 12:39 OLTRE 6 MESI FA
Ravenna. Paul Ndejemene ricatta prete per presunto film hot: condannato

Ravenna. Paul Ndejemene ricatta prete per presunto film hot: condannato

RAVENNA – Ha ricattato un anziano prete minacciando di divulgare filmati a luci rosse. Filmati poi mai trovati e forse mai esistiti. Paul Ndejemene, lavapiatti camerunense di 36 anni, ha patteggiato 3 anni e mezzo di carcere davanti al Gip Antonella Guidomei. Ndejemene è da quattro mesi agli arresti domiciliari dopo l’arresto il 5 marzo 2013 da parte dei carabinieri di San Biagio, a Ravenna.

L’arresto per il lavapiatti era scattato dopo aver ricevuto 5.000 euro dall’anziano parroco emerito di quella chiesa, già rettore del seminario. Per il camerunese il Pm Angela Scorza aveva poi disposto il giudizio immediato con l’aggravante di avere compiuto l’estorsione ai danni di una persona ultraottantenne.

Secondo quanto ipotizzato dalle prime indagini, quei soldi facevano parte di un ammontare complessivo di circa 20.000 euro chiesti al religioso per non diffondere filmati che avrebbero ritratto i due in atteggiamenti sconvenienti. Dei video non è mai emersa alcuna traccia.

D’altronde sia il lavapiatti che il prete hanno sempre negato rapporti: il primo aveva riferito di avere chiesto il danaro per l’operazione di una figlia in Camerun, l’altro di avere sempre risposto per solidarietà caritatevole e di avere denunciato il fatto solo a causa delle pressioni psicologiche subite durante le reiterate richieste.

Durante uno degli interrogatori, il sacerdote aveva però ammesso di avere fatto spogliare l’altro, ma solo per presunti problemi personali di carattere riproduttivo. Dettagli che tuttavia erano stati ritenuti non fondamentali per l’indagine. Durante i cinque mesi trascorsi in carcere a Ravenna, in Africa era morta la moglie di Ndejemene: al pagamento dei funerali aveva anche contribuito il prete vittima dell’ estorsione.