ROMA – Al culmine di una lite ha strangolato e ucciso la moglie nella casa dove vivevano da un anno e mezzo.
Quando si è accorto che la donna non respirava più, il marito, 39 anni, ha anche tentato di rianimarla. Quindi ha chiamato lui stesso i soccorsi e i carabinieri, oltre ai familiari. Mentre tutto questo succedeva, intorno all’una, le due bambine dormivano in un’altra stanza. Tutto è avvenuto in una villetta nella frazione Glorie di Bagnacavallo, poco lontano da Ravenna.
I due, secondo le prime ricostruzioni, avevano qualche problema, da un paio di mesi erano seguiti da un terapeuta. Ma sembravano discussioni ordinarie, non diverse da quelle di tante giovani coppie. Lui, aspirante vigile del fuoco, aveva passato il concorso e stava facendo la formazione per entrare in servizio attivo. Lei lavorava come impiegata. Dalla loro unione sono nate due figlie che oggi hanno quattro e sette anni.
Ora le piccole sono state affidate ai nonni. Interrogato dal pm di turno Lucrezia Ciriello, arrivata sul posto con il procuratore capo Alessandro Mancini, e dai militari nella caserma di Lugo di Romagna, Pondi ha raccontato e ricostruito ogni cosa con lucidità, senza perdere la calma, con tono dimesso.
Lui e la moglie, ha detto, erano andati a dormire intorno alle 22.45 dopo avere messo a letto le due figlie. Si sono addormentati dopo avere discusso per motivi banali, ma lui non riusciva a prendere sonno. Ha detto di essersi alzato più volte per chiudere la porta o per rimboccare le coperte alle bimbe; lei, a un certo punto lo avrebbe sgridato per questo comportamento strano. Lui allora l’ha affrontata ed è iniziata una zuffa, durante la quale sarebbe stato anche colpito al capo con uno sgabello. I due si sarebbero rotolati sul pavimento e, a un certo punto, lui l’ha afferrata per il collo e ha stretto. Quando sono arrivati i soccorritori, l’hanno trovato sopra di lei ancora intento alle manovre di rianimazione.
E’ emerso che negli ultimi tempi entrambi i coniugi erano piuttosto stressati e avevano difficoltà di comunicazione. C’erano state anche gelosie, da parte dell’uomo, ma non risultano segnalazioni o interventi pregressi da parte delle forze dell’ordine. Al termine di quattro ore di interrogatorio Pondi, incensurato, è stato arrestato per omicidio volontario aggravato e l’udienza di convalida davanti al Gip potrebbe essere fissata per sabato. Proseguiranno le indagini dei carabinieri di Lugo e del nucleo investigativo di Ravenna, per ricostruire e approfondire altri elementi di contesto. Già domani sarà conferita l’autopsia per chiarire le cause della morte: la donna ha anche una ferita alla testa, ma l’uomo non ha saputo spiegare se la moglie sia morta per questo o per lo strangolamento.
Fonte: Ansa.