Reclamava una vincita miliardaria a “Carramba”, il tar dice no

ROMA – Rivendicava una vincita di un miliardo di lire che a suo avviso aveva ottenuto nel corso della sua partecipazione, nel 1998, a un programma tv; ma la II sezione del Tar del Lazio le ha negato l'assegnazione del premio concordando con la tesi che ci fu un 'errore scenografico'.

Dopo 14 anni si e' chiusa con un nulla di fatto la 'battaglia' di una signora di Sassari per l'annullamento della mancata assegnazione del premio messo in palio durante la trasmissione 'Carramba che fortuna'.

Era l'11 ottobre 1998, quando la donna partecipo' alla trasmissione Rai per la quale il regolamento prevedeva che il premio sarebbe stato aggiudicato esclusivamente in caso di esito favorevole di una prova. Occorreva introdurre una chiave in una cassaforte e, qualora la porta si fosse aperta, ci sarebbe stata la conseguente e contestuale accensione di un semaforo verde a significare la vincita. Accadde pero' quel giorno che all'inserimento della chiave la cassaforte rimase chiusa e il semaforo mostro' ugualmente la luce verde.

La donna si e' rivolta al Tar sostenendo che la prova era risultata favorevole e che la porta non si era aperta per un malfunzionamento, nonostante il semaforo fosse stato verde. Tesi questa contestata dalla Rai con l'avvocato Carlo Pandiscia, secondo la quale il semaforo era solo un elemento scenografico che non comportava l'attestazione dell'esito della prova.

Il Tar ha ritenuto non condivisibile la doglianza della donna. ''Proprio secondo la disciplina di gara – scrivono i giudici nella sentenza – l'accensione della luce non puo' essere considerata, in se' e per se', un elemento atto a 'determinare' la vittoria, e dunque a costituire il diritto all'aggiudicazione del premio, ovvero a determinare la sconfitta''.

Di conseguenza ''proprio nella meccanica del gioco in questione'', nel caso in cui ''si accenda una luce che contraddica l'esito della gara, deve ritenersi che il semaforo non abbia assolto correttamente alla sua funzione per un malfunzionamento; e non certo che la vittoria debba e/o possa arridere a chi non sia riuscito a far aprire la porta con la 'giusta' chiave''.

Motivi, questi, per i quali alla donna non spettera' ricevere la somma che riteneva di aver vinto.

Gestione cookie