Dal parrucchiere al gioielliere, tutti gli autonomi “poveri”

ROMA – Chi ha una pescheria guadagna più di chi ha un negozio di abbigliamento o di scarpe.  Tredicimila e 300 euro contro ottomila e 600. Un meccanico molto più di un gioielliere. Un tassista più di un pellicciaio. Basta mettere a confronto i redditi degli autonomi dichiarati nel 2011 sul 2010 appena pubblicati dal Dipartimento delle Finance del ministero dell’Economia. Per quanto alcune cifre siano piuttosto inverosimili (un istituto di bellezza dichiara 6500 euro l’anno. Poco più di 500 euro al mese) c’è qualche variazione rispetto all’anno precedente. Sono soprattutto i proprietari di negozi di abbigliamento e scarpe, pellicciai, bar, alberghi e ristoranti ad aver dichiarato, rispetto all’anno precedente, qualche centinaio di euro in più. Chi ha un negozio di abbigliamento per esempio ha dichiarato 8600 euro contro i 7700 dell’anno precedente, i pellicciai 12.200 contro i 8.800. Anche nei “piani alti” della classifica, tra gli autonomi che nel nostro Paese guadagnano di più, a ben vedere non c’è tutta questa ricchezza dichiarata. Gli avvocati, ad esempio, dichiarano in media 57.600 euro. Lordi. Il guadagno netto invece si aggira intorno ai 2.500-3.000 euro al mese. Non di più.

Ecco la lista diffusa dal Dipartimento delle Finanze:

Istituti di bellezza: 6.500

Sarti: 8.200

Negozi abbigliamento e scarpe: 8.600

Tintorie e lavanderie: 9.700

Negozi di giocattoli: 10.700

Profumerie: 11.500

Pellicciai: 12.200

Parrucchieri: 12.600

Fiorai: 12.700

Pescherie: 13.300

Servizi di ristorazione: 14.300

Alberghi e affittacamere: 14.700

Autosaloni: 14.800

Taxi: 14.800

Stabilimenti balneari: 15.400

Bar gelaterie: 16.800

Gioiellerie: 17.000

Negozi di alimentari: 17.100

Macellerie: 17.300

Pasticcieri: 18.900

Imbianchini e muratori: 22.900

Meccanici: 24.700

Fornai: 25.100

Architetti: 29.600

Sale gioco e biliardi: 55.300

Avvocati: 57.600

Commercialisti e contabili: 61.300

Studi medici: 69.800

Farmacie: 109.700

Notai: 318.200

Gestione cookie