Che il reddito di cittadinanza fosse percepito anche da chi non ne avrebbe diritto è una cosa risaputa ormai, ma trovarne 2.441 tutti insieme non era mai capitato. Tutti a Napoli, per una truffa ai danni dello stato di oltre 5 milioni di euro. Truffa scoperta dai Carabinieri del Comando provinciale e del Nucleo Ispettorato Lavoro di Napoli che, con l’Inps, hanno passato al setaccio un imponente numero di istanze di reddito di cittadinanza. Quindi scoperto 2.441 posizioni irregolari, poi ovviamente tutte revocate.
Reddito di cittadinanza e camorristi e ladri
Molti dei redditi di cittadinanza sono risultati intestati a camorristi e a loro parenti, a parcheggiatori abusivi, rapinatori, truffatori e lavoratori in nero. Sventato il caso di un 46enne, arrestato, che ha finto di essere bulgaro per intascare il beneficio. I denunciati sono 716: 422 con pregiudizi penali, 64 per associazione mafiosa.
Sebbene la maggior parte delle irregolarità riguardi Napoli, anche la provincia non è risultata da meno. Ma tra gli illeciti figurano anche parecchie persone che con la criminalità organizzata e comune non hanno nulla a che fare, lavoratori irregolari che percepivano lo stipendio “in nero” e anche il sussidio.
L’autista in nero e la donna che nasconde il marito
A Cicciano (Napoli) i Carabinieri hanno segnalato all’Inps un 58enne incensurato del posto, percettore del reddito. Senza alcun titolo effettuava con il suo furgone un servizio di trasporto a pagamento per gli studenti di un istituto scolastico.
A Giugliano in Campania (Napoli) una donna di origini rom ha sottoscritto la domanda per ottenere il reddito senza specificare che nel suo nucleo familiare c’era il marito. Ricercato dal 2016 con 2 ordinanze di custodia cautelare pendenti e catturato lo scorso agosto dagli stessi Carabinieri che le hanno fatto revocare il beneficio. Ancora a Giugliano dei 102 lavoratori impiegati in 10 differenti opifici e tomaifici, 68 erano “in nero” e 25 percepivano anche il reddito di cittadinanza.
Per la sola area del Napoletano che raggruppa i comuni di Castello di Cisterna, Acerra Marigliano, Pomigliano, Brusciano, Somma Vesuviana, Casalnuovo di Napoli, Sant’Anastasia sono state controllate le posizioni di 579 nuclei familiari. Più di 300 i percettori indebiti denunciati, per un danno all’erario che supera i 350.000 euro. Tra le condotte illecite più frequenti, l’omessa comunicazione di variazioni della condizione economica. Un esempio è l’acquisto, durante il periodo in cui si percepisce il reddito, di beni mobili come auto e moto.