Reddito di cittadinanza? Vengo in Italia, lo prendo e torno all’estero. La truffa dei 110

Tra i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza c’è quello di vivere in Italia almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 continuativi. Ed’ proprio su questo requisito che si basa l’ultima truffa dei furbetti del reddito. I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno infatti sequestrato 817 mila euro a 110 cittadini stranieri che hanno percepito il reddito di cittadinanza senza averne diritto.

Il reddito di cittadinanza e la truffa degli stranieri

La Finanza ha controllato una platea di oltre 2000 stranieri, extracomunitari e comunitari, che avevano richiesto e percepito il beneficio. In maggioranza cittadini rumeni, nigeriani, marocchini, srilankesi, ma anche persone che provenivano dall”America latina e dai paesi arabi. Il reddito di cittadinanza è riconosciuto ai nuclei familiari che, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, siano in possesso dei requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno e reddito previsti dalla legge.

Vengo, lo prendo e torno

Incrociando le informazioni segnalate dai beneficiari con quelle emerse dalle banche dati della Finanza, sono emerse però delle anomalie. Anomalie relative al possesso dei requisiti in particolare quelli relativi alla residenza. Il richiedente, al momento della presentazione della domanda, deve infatti vivere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Dalle indagini è emerso che 110 stranieri presentando la domanda avevano mentito sul punto. Tradotto: erano venuti in Italia molto dopo i 10 anni, avevano cominciato a percepire il reddito e alcuni nel frattempo se ne erano anche tornati all’estero, passando in Italia giusto per riscuotere.

 

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