Reggio Calabria: arrestati un giudice, un consigliere regionale

MILANO – E’ in corso da questa mattina l’esecuzione di una decina di provvedimenti cautelari tra i quali l’arresto di un giudice del Tribunale di Reggio Calabria, Vincenzo Giglio, nell’ambito di un filone dell’inchiesta della Dda milanese nato dall’operazione ‘Infinito’.

I provvedimenti sono stati firmati dal gip Giuseppe Gennari e riguardano anche un consigliere della Regione Calabria e un noto avvocato di origini calabresi.

Il clan Lampada era riuscito a costituire una rete di politici a livello locale e nazionale per tentare la ”scalata” ai Monopoli di Stato con lo scopo di fare un salto di qualita’ come imprenditori nel settore dei giochi di azzardo. Politici ai quali in cambio erano assicurati voti e sostegno elettorale. E’ quanto emerge nella ricostruzione di Giuseppe Gennari il gip che ha firmato dieci provvedimenti di arresto nell’ambito del inchiesta della Dda milanese, tra cui quelli del giudice Vincenzo Giuseppe Giglio, il consigliere della Regione Calabria, Francesco Morelli, e Francesco e Giulio Lampada.

Da quanto si evince dal provvedimento del giudice, i Lampada nel 2009 avevano intenzione di ottenere la concessione da parte dei Monopoli di Stato per i giochi di azzardo. Per questo Morelli, tramite l’onorevole Mario Valducci (pdl), avrebbe procurato loro una serie di contatti con i dirigenti degli stessi Monopoli. Nell’ordinanza del gip si fa anche riferimento ad alcuni incontri, anche appuntamenti elettorali, avvenuti sempre tramite Morelli, con il sindaco di Roma Gianni Alemanno (che non e’ indagato e non era a conoscenza di chi fossero i Lampada): in un occasione Alemanno, ovviamente ignaro di tutto, avrebbe ringraziato anche Giulio Lampada citandolo come esempio dell’imprenditoria calabrese.

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