Reggio Calabria, mago arrestato per omicidio: aveva convinto un disabile malato (poi morto) a non operarsi

Reggio Calabria: arrestato un mago con l’accusa di omicidio. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe convinto un disabile malato a interrompere le cure e rifiutare un intervento. Ma poi il disabile in questione era morto. Le indagini avrebbero portato a galla altri episodi che hanno visto protagonista il mago.

I carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria hanno arrestato il mago, di 40 anni, con l’accusa di omicidio colposo. L’arresto è stato fatto in esecuzione di un un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Palmi, Barbara Borrelli su richiesta del procuratore facente funzioni Giuseppe Casciaro e del sostituto Giorgio Panucci. Ai domiciliari è finita la moglie del mago, una donna di 37 anni accusata di ricettazione.

L’uomo, secondo l’accusa, era riuscito a raggirare un disabile mentale spingendolo a sospendere una cura farmacologica e a rifiutare un intervento. Cosa che lo avrebbe portato al decesso.

Il mago di Reggio Calabria: i reati di cui è accusato

Il “mago” di origini siciliane esercitava in provincia di Reggio Calabria. I carabinieri, racconta l’Ansa, lo hanno arrestato per altri reati oltre a quello di omicidio. L’uomo sarebbe accusato anche di truffa, ricettazione, violenza sessuale, circonvenzione di persona incapace, detenzione abusiva di armi e truffa aggravata.

L’inchiesta è iniziata nel gennaio 2019. Quando i carabinieri sono intervenuti all’interno di un ufficio postale a Reggio Calabria, allertati da una segnalazione giunta al 112 da parte del direttore della filiale preoccupato per l’atteggiamento di un avventore e di una donna.

Si trattava del mago e della moglie. I quali, a seguito di una perquisizione personale e domiciliare, sono stati trovati in possesso di vari monili in oro, due cartucce per armi da fuoco e una cospicua somma di denaro. Gli accertamenti investigativi dei militari hanno consentito di scoprire che il mago e la moglie erano una coppia in cerca di poveri malcapitati. A cui promettere la “miracolosa” risoluzione di problemi sentimentali o di salute in cambio di soldi.

Il modus operandi del mago e della moglie

Stando all’indagine, il modus operandi era sempre lo stesso. Il mago, approfittando della fragilità e della vulnerabilità delle sue vittime, convinte di essere colpite da negatività o sfortune, e facendo leva su una delle tradizioni popolari più radicate, con amuleti e talismani portafortuna venduti a peso d’oro, procedeva all’incantesimo con la promessa di sconfiggere il “maligno”.

In alcuni casi, vantando poteri soprannaturali, decantava di riuscire a curare una malattia o riconquistare il partner perduto. Durante la celebrazione di alcuni rituali esoterici, l’uomo sarebbe riuscito anche ad “abbindolare” e violentare tre donne che si erano rivolte a lui per riconquistare la propria anima gemella. Per farlo, le avrebbe convinte ad eseguire “un rito sessuale con lui, per il tramite dello spirito santo”.

Mago arrestato a Reggio Calabria: le parole del gip

“Un vero e proprio professionista dell’inganno, pronto ad approfittare dei momenti di defaillance e delle debolezze delle persone, dando false speranze in cambio di denaro”. Così il gip Barbara Borelli nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Procura di Palmi. 

Nell’ordinanza di arresto, in cui il giudice ha sottolineato la “spiccata personalità criminale” dell’indagato, si legge che “alle vittime di sesso femminile in uno stato di maggiore fragilità e depressione, e pertanto più vulnerabili, egli ha riservato il trattamento più crudele, perché proteso non solo più al denaro, ma alla violazione dell’intimità sessuale”.

In merito al decesso del soggetto che ha rifiutato di farsi curare l’infarto intestinale dai medici dell’ospedale di Polistena perché aspettava “il santone dalla Sicilia”, il gip ha scritto che la morte dell’invalido “è in rapporto di causalità diretta con l’operato del ‘mago’ che, certamente consapevole dello stato di deficienza psichica della vittima, ha scelleratamente e subdolamente alimentato le sue credenze sul soprannaturale”. “Basta un consulto – era scritto sull’insegna dello studio del mago a Reggio Calabria – e saranno finiti i vostri problemi e le vostre preoccupazioni”. 

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