Reggio Emilia: omicida fugge da ospedale psichiatrico giudiziario

REGGIO EMILIA, 12 DIC – Un internato dell'Ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia, Kamel Souki, 45 anni, algerino, arrestato nel 1997 a Milano per omicidio, e' fuggito oggi durante un permesso di otto ore, una uscita dall'Opg accompagnata da personale sanitario.

Si e' allontanato – fa sapere il segretario aggiunto del sindacato degli agenti penitenziari Sappe, Giovanni Battista Durante – mentre si trovava con i suoi accompagnatori in un centro commerciale di Reggio Emilia: ''Sembra sia salito a bordo di una macchina con una persona che, probabilmente, lo attendeva. Non e' la prima volta – prosegue Durante – che l'internato, pericolosissimo per i suoi trascorsi criminale, usufruiva di permessi sperimentali, finalizzati a verificarne la possibilita' di reinserimento esterno e, quindi, la pericolosita' sociale. L'internato era stato trasferito all'ospedale psichiatrico di Reggio Emilia, alcuni anni fa, a seguito dell'applicazione dell'articolo 148 del codice penale (sopravvenuta incapacita' durante l'esecuzione della pena)''.

Souki si era reso protagonista nel settembre 1997 di un folle raid a Milano, cominciato davanti a un supermercato di viale Certosa. Armato di un coltello aveva aggredito dei venditori di sigarette per vendicarsi di un presunto torto. Ne uccise uno pugnalandolo all'addome e alla schiena, e ne ridusse in fin di vita altri tre. Venne bloccato da una pattuglia della Squadra mobile con un grosso pugnale di stile arabo.

Secondo Durante, questa fuga ''deve far riflettere quanti ritengono che tutti i soggetti ricoverati negli ospedali psichiatrici giudiziari siano da mandare fuori, oppure in strutture aperte. Se cio' puo' essere vero per alcuni soggetti, altri, invece, richiedono una particolare attenzione anche dal punto di vista della sicurezza''.

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