Reggio Emilia: svaligiavano i videopoker, arrestata banda di cinesi

Con il medesimo modus operandi hanno svaligiato video-poker e macchine cambia-monete di alcuni esercizi pubblici, ma la banda di cinesi è stata individuata dai carabinieri di San Polo d’Enza, nel Reggiano, che ne hanno arrestato il capo. I tre membri della banda, tutti con precedenti specifici, avevano una tecnica consolidata: entravano nei locali poi, mentre alcuni distraevano i gestori con scuse, i complici scassinavano i video-poker e prelevavano il contenuto delle macchine cambia banconote, aprendo il cassetto con una chiave passepartout.

Le indagini sono partite dopo un furto al bar Montecito di San Polo il 5 gennaio. I carabinieri della stazione del paese, coordinati dal Pm Maria Rita Pantani della procura di Reggio Emilia, avevano subito volto la loro attenzione su un gruppo di cinesi specializzati nei furti di ingenti somme di denaro da video-poker.

Guardando le immagini del sistema di video-sorveglianza e raccogliendo alcune testimonianze, gli investigatori sono riusciti ad individuare subito uno dei soggetti responsabili del furto, e imputargliene un altro, consumato nel bar 900 di Correggio, sempre con altri cinesi. Per i tre ladruncoli, il pm ha chiesto l’ emissione di una custodia cautelare in carcere, che però è stata rigettata dal tribunale.

Decisione contro cui è stato proposto ricorso, al tribunale della libertà di Bologna, che ha emesso un’ordinanza a carico degli indagati, accogliendo le motivazioni addotte del pm di Reggio Emilia. Oggi a Cerea (Verona) i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza a carico di Weijun Chen, per furto aggravato e continuato. Sono tuttora i corso le ricerche dei due complici cinesi colpiti dallo stesso provvedimento, clandestini e senza fissa dimora.

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