ROMA – E' stato il cardinal Ugo Poletti il 10 marzo 1990 a rilasciare il ''nulla osta della Santa Sede alla tumulazione della salma di De Pedis nella Basilica di S. Apollinare''. E' quanto scrive il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri in una lettera a Walter Veltroni che aveva presentato un'interrogazione sulla questione della sepoltura del boss della banda della Magliana.
La basilica di S. Apollinare, rileva il ministro, ''non e' territorio dello Stato del Vaticano'' ma gode di un ''particolare regime giuridico, definito dalla Corte Costituzionale 'privilegio di estraterritorialita''' che si traduce ''nel riconoscimento alla Santa Sede della facolta' di dare all'immobile "l'assetto che creda, senza bisogno di autorizzazioni o consensi da parte di Autorità governative, provinciali, comunali italiane''.
Nella lettera del ministro Cancellieri si ammette che ieri pomeriggio sono stati acquisiti documenti che hanno consentito di appurare una serie di circostanze. ''In data 10 marzo 1990 il cardinal Ugo Poletti – scrive Cancellieri – rilasciava il nulla osta della Santa Sede alla tumulazione della salma di De Pedis nella Basilica di S. Apollinare''.
Il 20 marzo 1990 ''monsignor Pietro Vergari, attesta, nella qualita' di Rettore della Basilica di S. Apollinare, che la stessa e' soggetta allo speciale regime giuridico di cui all'articolo 16 della legge n. 810/29 sopra richiamato. E poi la famiglia De Pedis ottiene, in data 23 marzo 1990, dall'autorità comunale l'autorizzazione all'estumulazione della salma del congiunto dal Cimitero monumentale del Verano per il successivo trasferimento alla Basilica di S. Apollinare in Roma''.
''La famiglia De Pedis chiede nella stessa data, 23 marzo 1990, l'assistenza sanitaria per la traslazione della salma 'nella Basilica di S. Apollinare Stato Città del Vaticano'. La famiglia De Pedis ottiene in data 24 aprile 1990 dalla autorità comunale l'autorizzazione al trasporto della salma del congiunto 'da Roma a Città del Vaticano'''.
Il ministro informa che, essendo ancora in corso indagini sulla vicenda, ha trasmesso all'autorità giudiziaria le ''evidenze emerse''.