Mannheimer indagato, perquisita Ispo. Accusa: “Fatture false per aggirare fisco”

Renato Mannheimer

MILANO – Il sondaggista Renato Mannheimer è indagato per fatture false e la sede dell’Ispo, l’Istituto che presiede, è stato perquisito  nel primo pomeriggio di mercoledì 17 aprile. La perquisizione è stata disposta dalla Procura di Milano ed eseguita dalla guardia di Finanza.

Mannehimer, riporta l’Ansa, risulta indagato dalla procura di Milano per “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”.  Oltre all’Ispo è stata perquisito anche lo studio di consulenza commerciale Merlo.    Tra i reati ipotizzati dalla Procura di Milano, oltre alla frode fiscale, vi è  il riciclaggio, ma quest’ultimo addebito non riguarda Mannheimer.

L’inchiesta è  coordinata dal pm di Milano Adriano Scudieri.    Mannheimer risulta indagato in base al decreto legislativo 74/2000 assieme ai rappresentanti di alcune società del settore del mercato sondaggistico per un presunto giro di fatture irregolari che, è l’ipotesi dell’accusa, sarebbero servite per aggirare il fisco.

Le accuse. Renato Mannheimer e altre quattro persone, tra cui un tunisino, sono accusate dalla Procura di Milano di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale. E’ quanto si evince dal decreto di perquisizione firmato dal pm Antonio Scudieri e che ha portato i militari del nucleo valutario della Gdf di Milano a sequestrare una serie di documenti nella sede dell’Ispo e anche nell’abitazione dello stesso Mannheimer.

Secondo l’ipotesi di inquirenti e investigatori, l’evasione complessiva sarebbe di circa 7 milioni: 5,4 relativa a imposte dirette e 1,6 relativa all’Iva. Nell’indagine sono coinvolte tre societa’ con base a Tunisi. L’inchiesta con al centro l’istituto di sondaggi è  lo sviluppo di una indagine nata da una segnalazione di operazioni sospette, avvenuta nel 2010, presso lo Studio di Commercialisti Merlo, che un tempo aveva come cliente Renato Mannheimer e l’Ispo.

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