Rettifica articolo del 10.01.2020, col titolo “Gallerie: 200 a passarci c’è pericolo. Traghetti Sicilia-Caronte bloccati. L’Italia fuori legge”

ROMA – In riferimento al nostro articolo pubblicato in data 10.01.2020, col titolo “Gallerie: 200 a passarci c’è pericolo. Traghetti Sicilia-Caronte bloccati. L’Italia fuori legge”, Blitzquotidiano.it pubblica formale rettifica.

Riceviamo e pubblichiamo dunque la richiesta di rettifica dell’Avvocato Emilio Battaglia, legale rappresentante della Caronte & Tourist S.p.A., in merito alla notizia di cui sopra.

OGGETTO: Richiesta di rettifica ex art. 8 della L. n. 47/1948, diffida ad adempiere e contestuale messa in mora

Egregio Direttore,

in nome e per conto della mia assistita, Caronte & Tourist S.p.A. (all. n. 1), la presente per chiederLe, ai sensi dell’art. 8 della Legge n. 47/1948, la rettifica, nelle forme e con le modalità previste dalla nonna richiamata, dell’articolo titolato “Gallerie, 200 a passarci e’ è pericolo. Traghetti Sicilia Caronte bloccati. L’Italia fuori legge”, pubblicato in data 10 gennaio 2020, sulla testata giornalistica Blitz Quotidiano, da Lei diretta.

In particolare, nell’articolo, sono riportate le seguenti espressioni:

I) “Nello stesso giorno delle duecento gallerie, i traghetti per la Sicilia, quelli denominati Caronte. Bloccati, fermati e messi sotto inchiesta dalla magistratura. Perché? Perché non a norma di sicurezza e perché 1 ‘ipotesi di reato non è solo quella di aver risparmi ato dolosamente stilla sicurezza ma anche quella di aver intascato soldi e sovvenzioni pubbliche non dovuti. Gallerie, traghetti, ponti barriere l’Italia fiori norma comincia a sconfinare e combaciare con l’Italia fuori legge”.

Dal tenore dell’articolo, il lettore percepisce che le accuse mosse dalla Procura di Messina nei confronti della Caronte & Tourist S.p.A. costituirebbero fatti, veri e già accertati, benché non siano stati ancora accertati con sentenza definitiva dall’Autorità Giudiziaria. Invero, con riferimento alle espressioni surriportate, Le chiedo di rettificare l’articolo, rappresentando che il pro cedimento penale è in una fase (quella delle indagini preliminari) che impone massima cautela nel riportare dei fatti che costituiscono solo un’ipotesi accusatoria, sulla cui fondatezza nessun Tribunale si è ancora pronunciato.

La tesi della Procura di Messina si fonda essenzialmente su una controversa interpretazione della complessa normativa che regolamenta il trasporto di persone a mobilità ridotta, ma sul punto, il RINA (Registro Italiano Navale), ossia l’ente che accerta se la nave è stata progettata e costruita in conformità alle nonne di legge e ai regolamenti ha certificato che i locali della nave destinati alle persone a mobilità ridotta fossero (e sono) assolutamente idonei.

Con l’occasione, Le faccio presente che la complessità della vicenda richiede il massimo scrupolo nel fornire le notizie, evitando sia di riportare come certi dei fatti che devono essere dimostrati e accertati, sia di gettare discredito indistintamente sulla Caronte & Tourist S.p.A. e su tutti coloro che hanno l’onere di far parte delle compagini societarie o di avere il cognome Matacena. Inoltre, si fa presente che dal 9 gennaio 2020. la mia assistita è stata sottoposta ad una massiccia campagna di stampa che ha screditato, denigrato e danneggiato la reputazione commerciale della Caronte & Tourist S.p.A., e dei suoi massimi dirigenti, con indubbi riflessi negativi sul mercato, sempre più sensibile a simili notizie. A ciò si aggiunga l’accostamento, evidentemente suggestivo, dei contenuti dell’articolo con le espressioni utilizzate nel titolo dello stesso, chiaramente enfatiche e allarmistiche “Gallerie, 200 a passarci c’è pericolo. Traghetti Sicilia Caronte bloccati, L’Italia fuori legge”, dirette ad attirare e a carpire oltre ogni ragionevolezza l’attenzione del lettore.

L’allarmismo dell’articolo di stampa richiamato risulta essere assolutamente distonico rispetto alle decisioni del Tribunale, che ha autorizzato la Caronte & Tourist S.p.A. alla regolare prosecuzione del servizio, inibendo unicamente il trasporto di persone con mobilità ridotta.

In considerazione di quanto sopra, riservata ogni azione risarcitoria, La invito e diffido, ad ogni effetto e conseguenza di legge, ai sensi e per gli effetti dell’art. 8 della legge 8 febbraio 1948 n. 47, all’immediata pubblicazione di un articolo di stampa che contenga le predette precisazioni e rettifiche, con ogni riserva in merito ad un’eventuale Vostra condotta inadempiente.

In difetto, mi vedrò costretto a tutelare gli interessi della cliente, presso le competenti Autorità Giudiziarie.

Con l’auspicio di una fattiva collaborazione, invio cordiali saluti.

All. c.s.

Avv. Emilio Battaglia

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